giovedì 28 novembre 2019

Richiesta di contatto

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Cari lettori, considerato che, in questo spazio, non è prevista la possibilità di unserire commenti, evidenzio il mio indirzzo di posta elettronica affinchè possiate contattarmi liberamente per esprimere eventuali condivisioni o, anche, critiche riferite ai contenuti delle mie esternazioni. Ecco il mio recapito mail
                                                           remucci@tim.it 

resto in fiduciosa attesa, anche un po' ansiosa e spero di leggervi presto. Grata fin d'ora ringrazio per l'attenzione con il mio augurio, onnicomprensivo, di Buena vida.  Renata Mucci
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mercoledì 27 novembre 2019

Giornale di Brescia del 27/11/2019


   “La genialità dell’uomo ha cambiato il mondo, ma non ha migliorato gli uomini”
Mi piace intitolare questa riflessione con l’aforisma che ho scritto tempo fa e che ritengo ancora attuale, e che suscita in me, intatta, la stessa amarezza. Sarebbe auspicabile infatti che l’uomo migliorasse la sua interiorità almeno nella stessa misura con cui è riuscito a migliorare i mezzi di comunicazione e l’accesso a preziose fonti d’informazione. Internet e la posta elettronica sono di grande aiuto nei rapporti umani e in tutte le attività lavorative e non. E ancora mi chiedo perché non cerchiamo - singolarmente e tutti insieme – di migliorarci come individui. Tra i proponimenti per il nuovo anno che si avvicina a grandi passi mettiamoci anche l’intenzione di diventare ogni giorno un po' migliori. Costanza e caparbietà - ben indirizzati - ci premieranno facendoci vivere meglio. E ne vale davvero la pena. Cordialmente, remucci@tim.it
rapporti umani e in tutte le attività lavorative e non. E ancora mi chiedo perché non cerchiamo - singolarmente e tutti insieme – di migliorarci come individui. Tra i proponimenti per il nuovo anno che si avvicina a grandi passi mettiamoci anche l’intenzione di diventare ogni giorno un po' migliori. Costanza e caparbietà - ben indirizzati - ci premieranno facendoci vivere meglio. E ne vale davvero la pena. Cordialmente, remucci@tim.it

venerdì 22 novembre 2019

Giornale di Brescia del 18 nov. 2019  
Sarebbe bello…
Superati novant’anni – che è un’età davvero auspicabile – sarebbe bello (ove lo si desideri ) poter lasciare dignitosamente la vita. Ma NON è previsto, non è possibile, e io – che vorrei potermi congedare serenamente mi trovo, invece, costretta a vivere giornate piene di dolore perché tutti gli organi ormai usurati urlano la loro fatica. La vista e l’udito sono ormai carenti e, ripeto, penso che sarebbe bello poter dire finalmente :
“Ringrazio per questi lunghi anni vissuti pienamente. Passo e chiudo !”
Non potendo "andare altrove" lasciandovi un sorriso mi ritengo condannata a vivere, e mi appresto ad affrontare i giorni con tutto il coraggio necessario, cercando di godere la vita e gli affetti che la rendono ancora accettabile. Compreso il vostro, cari amici !
Però insisto…” Sarebbe bello !” 
Renata Mucci Brescia . classe 1927  

GdB del 21 nov. 2019 
Ad maiora SEMPER

La mia riflessione pubblicata sul Giornale di Brescia, tra le “lettere al Direttore” ha registrato numerosi  riscontri, giunti e mezzo telefono e tramite mail (remucc@tim.it) tutti graditissimi. Numerosi lettori hanno espresso la loro condivisione, ma alcuni hanno palesato un chiaro disagio in relazione al concetto espresso. Ringrazio tutti con per l’affettuosa partecipazione, riservando alcune considerazioni a chi ha letto tra le righe un pessimismo che non  è nei miei sentimenti. Anzi, ho cercato semplicemente di essere realista perché – se è vero che superare i novant’anni di età è traguardo desiderabile è altrettanto palese che conservare la dignità del comportamenti  è desiderio legittimo e condivisibile anche perché – è inutile negarlo -  il degrado fisico è fisiologico e inevitabile. E questo comporta la dipendenza totale da terze persone con costi e disagi che non possono essere sottovalutati  e – NON in subordine – c’è la preoccupazione  di pesare anche soltanto sentimentalmente sui figli. A proposito desidero precisare che, personalmente, sono ancora intenzionata e lasciare al mio unico figlio (classe 1950) un buon esempio comportamentale. Per lui cerco di ritrovare il sorriso, e con questa intenzione, reagisco e insisto nel trovare ogni giorno un qualche aspetto positivo nelle mie giornate. Invito che rivolgo affettuosamente  anche ai lettori, specialmente a quelli che mi seguono da tempo e sanno  - perché lo ripeto da sempre – che è nelle piccole cose che possiamo trovare la  serenità che cerchiamo. Dopo un periodo particolarmente difficile, ho ritrovato la lucidità mentale che mi permette il contatto con gli amici e con la carta stampata. Un grande grazie con il solito augurio di una “ BUENA VIDA” per tutti.
Renata Mucci - Brescia