Nel porgere il mio saluto al
neonato 2019 colgo l’occasione per togliermi un peso dal cuore. Con una doverosa premessa gli confido che io sto con Gino Strada !
Sto da sempre, con il cuore e con la mente con quest’ uomo che dedica la sua
vita e la sua attività di medico e chirurgo, per salvare uomini dilaniati dalle
guerre. Sappiamo tutti e da sempre che Gino Strada ha ragione di considerare
pura follia qualsiasi guerra e pure continuiamo a combatterne di sempre più
crudeli.
E io chiedo perché – se è possibile adottare l’obiezione di coscienza
per difendere alcuni diritti inalienabili, non lo è ,altrettanto, per evitare
stragi che colpiscono, quasi esclusivamente, gente sconosciuta, inerme e
incolpevole. Io che ho vissuto dai tredici ai diciotto anni la realtà dell’ultima
infame guerra, auspico da allora l’ammutinamento dell’uomo qualunque.
L’Homo
dovrebbe avere il diritto di dire “NO” quando gli viene ordinato di massacrare
gente indifesa con una crudeltà lontana
da qualsia logica. E gli dovrebbe essere riconosciuto il diritto di difendere
la sua stessa vita. Quella vita che genitori amorevoli hanno spesso contribuito
a formare. Quando c’è una dichiarazione di guerra, quello che – generalmente -è
stato un percorso d’amore, si conclude con il richiamo perentorio del Governo a
interrompere sogni e progetti per imbracciare strumenti di morte. E tutto ciò,
senza che le vittime predestinate possano esprimere un parere.
Tutto questo
urla a difesa degli innocenti e l’ammutinamento dell’uomo qualunque dovrebbe
trovare consenso e attuazione in ogni angolo di questo mondo travagliato nel
quale ci siamo affacciati pieni di speranza.
renata mucci - Brescia
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