sabato 10 febbraio 2018

Pubblico profondamente commossa e ringrazio



                                                                                                                
  ‘LETTERE AL DIRETTORE’ Giornale di Brescia 10 febbraio 2018                                      

                                                     

            Domenica scorsa, dopo aver preso in edicola la mia copia del Giornale di Brescia, che da quando sono nato non è mai mancata sul tavolo di casa,  ho letto, non senza un senso di tristezza, anche se accompagnato dalla comprensione, il saluto di Renata Mucci alla puntualità settimanale della pubblicazione della sua rubrica ‘Block Notes’. 

             Sin dal suo inizio, incuriosito e attratto dal bello scrivere della ‘Signora della domenica’, la mia lettura è sempre iniziata, in modo quasi goloso, da quell’angolino a lei riservato nella penultima pagina del nostro quotidiano. Mi auguro veramente che il saluto sia solo alla puntualità settimanale e che segua ancora una lunga serie di quei fiori profumati di saggezza che ci hanno allietato il dì di festa.



            Leggere Renata Mucci significa ‘leggere bene’, significa dar senso alle piccole cose che sarebbero altrimenti insignificanti, significa rendersi conto che è ancora possibile scrivere in prosa come se le parole scorressero  su un pentagramma musicale: certi suoi scritti rasentano la poesia. 

            Personalmente ho ‘contagiato’ molti amici e li ho convertiti ad optare per il nostro giornale proprio attraverso questa rubrica:

            …la crostata per un sorriso,  …il suo giardino racchiuso nel fiore in un bicchiere, ...la teoria del sorriso e del non lamentarsi inutilmente, e, l’utimo pubblicato, bellissimo, sulla …vita in una scatola di bottoni.  Semplicemente gemme preziose! Precisa, incisiva, scorrevole e mai patetica, senza citazioni ridondanti,  impeccabile conoscitrice del nostro bell’idioma, lontana dall’uso, ormai troppo frequente e non necessario, di termini presi da altri vocabolari.

 

            Un grazie di cuore per la sua puntualità settimanale!

            A noi ‘Muccidipendenti’ manca già e manca anche a coronare di eleganza e bon ton il giornale della domenica, anche se, felicemente, a differenza di altri quotidiani locali,  riesce ancora a stare bene al passo, per il prestigio di alcune firme, soprattutto della ‘terza pagina’ (una volta si chiamava così) con testate nazionali (basti leggere Egidio Bonomi, Gian Enrico Manzoni, Mino Morandini, Clementina Coppini, Vittorio Nichilo, Giovanna Capretti e  altri ancora).

 

            Ritorna presto Renata!

             Magari non sarai più la Signora della domenica, ma sarai, come sei sempre stata, ogni volta che ti leggeremo, balsamo per la nostra vita e rosolio per il nostro spirito assetato di bello.

            Grazie e… arrivederci al prossimo Block Notes!

 

                                                                     Claudio Laffranchi

                                                        Soprazocco di Gavardo           


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