Giornale di brescia-domenica 11 giugno 2017
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Comincio la mia confidenziale narrazione, ammettendo che – da
qualche anno a questa parte - per quanto riguarda l’abbigliamento, mi
preoccupo soprattutto di sentirmi a mio agio anche se qualche dettaglio
non è corretto. Spesso non ho voglia di spostare il contenuto della
borsetta che poco si adatta al colore del vestito e indulgo sempre più
frequentemente alla pigrizia e sorvolo perché so bene che i giovani non
mi guardano e quelli della mia età, ci vedono pochissimo.
Ma recentemente ho potuto constatare che non è soltanto la vista che subisce un calo, ma anche la memoria ! Del resto è normale, come succede ad una vettura che – dopo anni e anni d’uso anche corretto – manifesta i segni di un inevitabile logorio. E l’usura si manifesta ! Se non è la portiera, è il fanale oppure la carrozzeria, o le fodere dei sedili ed è normale che, anche nel corpo umano si avvertano, qua e là, cedimenti e carenze.
E a proposito di memoria vi narro un fatterello che mi ha molto divertito. Incontro recentemente un vecchio amico e la commozione è reale e intensa, Nella fitta conversazione affiorano i ricordi e la conclusione prevede lo scambio dei numeri di telefono per non perderci di nuovo. E qui comincia il bello ,perché sono costretta a confessare che non mi ricordo il cognome del mio interlocutore che disorientato esclama " Ma davvero, non ti ricordi? Ma tu lo sai che sei stata l'unica donna per la quale ho pianto ? Io ti ho amato profondamente Luciana !" Scoppio in una fragorosa risata e lo metto al corrente del fatto che mi chiamo Renata ! Mortificato e ammutolito si rifugia tra le mie braccia che lo accolgono con allegra, solidale, affettuosa comprensione.(r.m.)
Ma recentemente ho potuto constatare che non è soltanto la vista che subisce un calo, ma anche la memoria ! Del resto è normale, come succede ad una vettura che – dopo anni e anni d’uso anche corretto – manifesta i segni di un inevitabile logorio. E l’usura si manifesta ! Se non è la portiera, è il fanale oppure la carrozzeria, o le fodere dei sedili ed è normale che, anche nel corpo umano si avvertano, qua e là, cedimenti e carenze.
E a proposito di memoria vi narro un fatterello che mi ha molto divertito. Incontro recentemente un vecchio amico e la commozione è reale e intensa, Nella fitta conversazione affiorano i ricordi e la conclusione prevede lo scambio dei numeri di telefono per non perderci di nuovo. E qui comincia il bello ,perché sono costretta a confessare che non mi ricordo il cognome del mio interlocutore che disorientato esclama " Ma davvero, non ti ricordi? Ma tu lo sai che sei stata l'unica donna per la quale ho pianto ? Io ti ho amato profondamente Luciana !" Scoppio in una fragorosa risata e lo metto al corrente del fatto che mi chiamo Renata ! Mortificato e ammutolito si rifugia tra le mie braccia che lo accolgono con allegra, solidale, affettuosa comprensione.(r.m.)
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