sabato 18 marzo 2017

Festa del papà.

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Mi porto avanti !
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19 marzo - festa del papà - Se potessi realizzare un desiderio assurdo, vorrei condividere la mia vecchiaia con quella dei miei genitori per annullare alcune stupide frasi formulate "a quel tempo". Quando dicevo “Capisco!” e non capivo niente, perché la vecchiaia è uno stato che deve essere vissuto, per essere compreso. 


Chiedo scusa oggi, per aver sorriso con sufficienza della stanchezza (ingiustificata?) della mia mamma, per la svogliatezza del mio papà. Sono sensazioni che, attualmente, mi circolano nelle vene ed ecco perché le capisco, adesso. Capisco che la vita stanca, che il lungo percorso stanca, le attese stancano, le malattie stancano, e alla fine, quella che chiamiamo stanchezza è sfinimento.

E’ il concreto esaurimento delle risorse, impossibile da prevedere, com’era impossibile pensare che -.dopo le lotte, le fatiche, le ansie, sarebbe arrivata, assieme alla fragilità questa voglia insaziabile di tenerezza che non viene confessata, soltanto per pudore. 

Oh mamma! Sto andando fuori tema, ma rientro velocemente per rendere un doveroso omaggio alla figura paterna che è importante nella vita di ognuno e può contribuire – soprattutto con l’esempio - alla formazione dei figli. Con un costante comportamento di rettitudine, di coerenza, di rispetto per la natura e per il prossimo. Auguri a tutti i papà. r.m..
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