Block noter di renata mucci
Giornale di Brescia domenica 29 gennaio 2017
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« Ma che rompimento ! Sempre lì a soffiarmi sul collo :”Studia, fai sport, copriti” che palle!» Trascrivo letteralmente le parole che un adolescente rivolge ad un coetaneo che risponde. «Anche la mia è sempre lì a dirmi cosa devo fare e come devo farlo. Le madri sono tutte uguali, tutte delle gran rompi …».
L’adolescenza si esprime, quasi sempre, con sgradevoli impennate che però non sono espressioni caratteriali, ma passaggi inevitabili che, anche attraverso inopportune ribellioni, connotano la complicata crescita dell’individuo. Penso che qualsiasi adulto in vena di sincerità, ammetterà di aver reagito con fastidio alle pressanti direttive dei genitori. Magari con termini più moderati, ma con istintiva veemenza.
Veniva definita “l’età de la stupidera” che pareva essere un passaggio obbligato per traghettare la fanciullezza fino alle rive rassicuranti di una embrionale maturità. Le madri e nonne della mia verde stagione, scuotevano il capo con sorridente rassegnazione e aumentavano la dose di amorevoli sculaccioni, in attesa che il tempo intervenisse in favore del sospirato assestamento.
Oggi si tende ad esprimere una comprensione, talvolta eccessiva, poco adatta ad addestrare i giovani a scontrarsi -fuori dal contesto familiare - con le inevitabili avversità della vita.. Quale è il comportamento migliore ? Se ne potrebbe parlare per ore, senza concludere perché ogni metodo deve rispettare e considerare la particolare, unica personalità del singolo adolescente.
Guardando gli occhi fiduciosi di un bimbo, spero che un amorevole ed equilibrata partecipazione genitoriale, prenda sempre le distanze dagli eccessi, sia nella severità che nell’indulgenza !
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