block notes di renata mucci
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Capita a volte che il pensiero di affrontare qualcosa di diverso, anche se presumibilmente piacevole, ci trovi riluttanti. Ecco, a me è capitato recentemente perché - supportata da comprensibili
motivi - non mi garbava l’idea di affrontare i piccoli adempimenti
accessori a un’uscita da casa. Ero tormentata da quel dolore lancinante
all’anca e alla schiena che mi è ben noto, e respingevo decisamente il pensiero di dovermi vestire con più cura, Ma quando è squillato il telefono ed ho ricevuto l‘invito
di mia nipote Roberta che mi proponeva di trascorre la domenica con
tutta la tribù, (lei, suo marito e i quattro figli dai 3 ai 13 anni) ho
sentito la mia voce che rispondeva esultante: “Certamente, con gioia ! ”
Automaticamente era intervenuta la direttiva della mente, addestrata a
reagire, e a procedere anche con il vento contro. E ho fatto bene,
perché distrarre il pensiero da quel sordo malessere, l’ha reso
sopportabile e lo ha anche un po’ attutito. Ed ho avuto modo, ancora una
volta. di constatare che non coccolare il proprio malessere, non
chiudere alle alternative e favorire tutto ciò che può distrarre il
pensiero è già terapia. E, qualche volta funziona, premiando il nostro
atteggiamento collaborativo. Per la serie «Aiutati, che il ciel ti
aiuta» tanti auguri di buona salute a tutti . - remucci@alice.it
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