block notes di renata mucci
Donne e pariità. Il lungo cammino.
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In un recente confronto verbale, tra amici, emergevano – quasi vincenti – lo sconforto, la sfiducia, l’inutilità dell’impegno volto a difesa di qualsiasi ideale di emancipazione. della donna “Tanto non cambia niente!” affermava qualcuno con colpevole fatalismo. “ Non è vero ! Cambia eccome !“ Ho affermato perentoriamente e, a riprova ho elencato le recenti tappe dell’emancipazione femminile:
1946: Le donne italiane votano per la prima volta.
1962: Viene abolita la norma che permette il licenziamento in caso di matrimonio.
1963: Le donne vengono ammesse a tutte le professioni.
1963: Viene abolito lo « ius corrigendi » che dava al marito il diritto di colpire la moglie accusata - a suo personalissimo giudizio - di aver commesso errori.
1975: La riforma del diritto di famiglia pone i coniugi sullo stesso piano di parità.
1978: Viene approvata la legge 194 che legalizza l'aborto.
1981: Vengono abrogati Delitto d’onore e Matrimonio riparatore.
1996: La violenza sessuale non è più considerata reato contro la morale pubblica, ma contro la persona.
E non è poco, pertanto l‘impegno è d’obbligo amici, perché la strada è ancora lunga e impervia, e la responsabilità deve mantenersi costante, per garantire la difesa di TUTTE le donne che, nel mondo sono ancora vittime della costrizione e della violenza. Abbandonare la lotta – anche considerando i risultati concreti fin qui raggiunti - è disonorevole e vile, e rinunciare alla speranza è colpevole e assurdo . remucci@alice.it
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In un recente confronto verbale, tra amici, emergevano – quasi vincenti – lo sconforto, la sfiducia, l’inutilità dell’impegno volto a difesa di qualsiasi ideale di emancipazione. della donna “Tanto non cambia niente!” affermava qualcuno con colpevole fatalismo. “ Non è vero ! Cambia eccome !“ Ho affermato perentoriamente e, a riprova ho elencato le recenti tappe dell’emancipazione femminile:
1946: Le donne italiane votano per la prima volta.
1962: Viene abolita la norma che permette il licenziamento in caso di matrimonio.
1963: Le donne vengono ammesse a tutte le professioni.
1963: Viene abolito lo « ius corrigendi » che dava al marito il diritto di colpire la moglie accusata - a suo personalissimo giudizio - di aver commesso errori.
1975: La riforma del diritto di famiglia pone i coniugi sullo stesso piano di parità.
1978: Viene approvata la legge 194 che legalizza l'aborto.
1981: Vengono abrogati Delitto d’onore e Matrimonio riparatore.
1996: La violenza sessuale non è più considerata reato contro la morale pubblica, ma contro la persona.
E non è poco, pertanto l‘impegno è d’obbligo amici, perché la strada è ancora lunga e impervia, e la responsabilità deve mantenersi costante, per garantire la difesa di TUTTE le donne che, nel mondo sono ancora vittime della costrizione e della violenza. Abbandonare la lotta – anche considerando i risultati concreti fin qui raggiunti - è disonorevole e vile, e rinunciare alla speranza è colpevole e assurdo . remucci@alice.it
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