Della Poesia ho sempre apprezzato - oltre al contenuto - la rima e la musicalità che non ritrovo nella poesia moderna E vi porgo un breve esempio di poesia, uno stracio dal Sant'Ambrogio del Giusti che avversa la dominazione austriaca. Ma che - obiettivamente si rivolge poi a chi esegue ordini superiori, non condividendoli.
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«Costor», dicea tra me, «Re pauroso
degl'italici moti e degli slavi,
strappa a' lor tetti, e qua senza riposo
schiavi gli spinge per tenerci schiavi;
gli spinge di Croazia e di Boemme,
come mandre a svernar nelle maremme.
A dura vita, a dura disciplina,
muti, derisi, solitari stanno,
strumenti ciechi d'occhiuta rapina,
che lor non tocca e che forse non sanno:
e quest'odio, che mai non avvicina
il popolo lombardo all'alemanno,
giova a chi regna dividendo, e teme
popoli avversi affratellati insieme.
Povera gente! lontana da' suoi,
in un paese qui che le vuol male,
chi sa che in fondo all'anima po' poi
non mandi a quel paese il principale!
Gioco che l'hanno in tasca come noi».
Qui, se non fuggo, abbraccio un caporale,
colla su' brava mazza di nocciolo,
duro e piantato lì come un piolo."
Questo è il genere di poesia che mi giunge nell'anima e vi sosta e m'incanta
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