Ci provo, con caute speranze perché non sarà possibile descrivere fedelmente ciò
che un cane può offrire affettivamente. Ma come ho detto, ci provo. La mia
Ketti pesa un chilo e mezzo, capigliatura compresa. E’ biondo/chiara e ha due
occhietti vispi e attentissimi a captare sensazioni e mosse, anche impreviste.
E’ paziente in maniera commovente e sa aspettare quieta un attimo di attenzione.
Quando poi le si dedica l’attesa carezza si offre fiduciosa, pancino all’aria a
godere intensamente dell’agognato compenso affettivo. Ketti ha un morbida
cuccia accanto al computer e un’altra accanto al mio letto e se nel corso della
notte avverte un colpo di tosse o un movimento inconsueto, salta sul letto e si
accoccola morbidamente in modo da sentire uno stretto contatto con me . Il suo
corpicino caldo, il suo cuoricino che pulsa sono più efficaci del Lexotan. Di
giorno mi segue in ogni mossa e sollecita la mia attenzione quando deve “liberarsi”
ed essere accompagnata sul terrazzino dove ha i suoi servizi. Ci facciamo compagni, nella normalità e nella
trasgressione, specie quando ci concediamo il bocconcino proibito. Ketti è la mia
affettuosa convivente e manifesta una sensibilità sorprendente perché indubbiamente
non è solo materia. Nelle varie occasioni manifesta paura,
si nasconde oppure si offre all’affetto. Ketti è questo e molto altro
ancora. In sintesi, lei è
la mia Ketti !
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