L’atteggiamento
del buon padre di famiglia dovrebbe ispirare il comportamento di chi governa un
popolo. Considerando l’aiuto che deve essere fornito ai più deboli è
indispensabile tener d’occhio la disponibilità economica. E mi riferisco chiaramente
ad una necessità imprescindibile che si manifesta quando un coniuge muore e
lascia l’altro, ,privo di sostentamento. Lo Stato, con il tramite degli Enti di
Previdenza, eroga – giustamente - la pensione di reversibilità al superstite.
Ma quando ci si trova a fronte di un individua che ha un suo reddito personale
soddisfacente, dovrebbe - di conseguenza - essere sospeso l’intervento. Fissare
un limite di reddito al di sopra del quale l’erogazione assistenziale è
addirittura improponibile, sembra ovvio oltre che indispensabile onde evitare
di esaurire le risorse. A voler essere di manica larga e titolo propositivo,
sopra i sessantamila euro di reddito annuo dichiarato, dovrebbe decadere il
diritto alla pensione di reversibiità . Questo criterio dovrebbe venire adottato
per legge a salvaguardia delle risorse economiche, già scarse. Ve la sentite di condividere
massicciamente, al fine di far arrivare il nostro pensiero alle alte
sfere ?
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