Giornale di Brescia - 10 dicembre 2014
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Dopo
il lungo cammino, sosto all'ombra dei miei pensieri e sento che la luce dell’esperienza
mi favorisce nel leggerli chiaramente. E ciò che leggo è bello e rasserenante e
mi aiuta a sorridere benevolmente ai miei impeti del passato, alle mie
illusioni alla mia ricerca della felicità. Ed é a quest'ultimo aspetto al quale
sorrido con maggiore intensità. Quanto l'ho cercata e desiderata la felicità
cercandola con innocenza, fuori di me senza rendermi conto che, come un pacco
dono, era in me e in mio potere goderne.
Sarebbe
bastato apprezzare come meritava, la giovinezza e tutta quell'energia che la
corredava. Sarebbe bastato capire un po' prima, che il calore della
famiglia meritava maggior apprezzamento, che la salute era un patrimonio da
custodire, che l'amore era un bene inesauribile e potevamo elargirlo a piene
mani senza che si esaurisse. Bastava la piena consapevolezza del privilegio del
vivere.
E,
nel contempo, mi rendo conto che se qualcuno mi ascolta che qualcuno riflette,
se anche uno soltanto di voi lascerà maggior spazio all’amore per la natura e
per la vita - per me che ho acquisito piena coscienza del valore dell’amicizia
- niente è perduto. –renata
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