mercoledì 3 dicembre 2014

Una vecchia amica racconta

Giornale di Brescia - 10 dicembre 2014
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Dopo il lungo cammino, sosto all'ombra dei miei pensieri e sento che la luce dell’esperienza mi favorisce nel leggerli chiaramente. E ciò che leggo è bello e rasserenante e mi aiuta a sorridere benevolmente ai miei impeti del passato, alle mie illusioni alla mia ricerca della felicità. Ed é a quest'ultimo aspetto al quale sorrido con maggiore intensità. Quanto l'ho cercata e desiderata la felicità cercandola con innocenza, fuori di me senza rendermi conto che, come un pacco dono, era in me e in mio potere goderne.

Sarebbe bastato apprezzare come meritava, la giovinezza e tutta quell'energia che la corredava. Sarebbe bastato  capire un po' prima, che il calore della famiglia meritava maggior apprezzamento, che la salute era un patrimonio da custodire, che l'amore era un bene inesauribile e potevamo elargirlo a piene mani senza che si esaurisse. Bastava la piena consapevolezza del privilegio del vivere.  

E, nel contempo, mi rendo conto che se qualcuno mi ascolta che qualcuno riflette, se anche uno soltanto di voi lascerà maggior spazio all’amore per la natura e per la vita - per me che ho acquisito piena coscienza del valore dell’amicizia -  niente è perduto. –renata
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