venerdì 4 luglio 2014

Filosofia spicciola.

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“ Go mia temp me de malam “  Così nel vernacolo locale si esprimeva la mia nonna e le nonne del tempo. “Non ho tempo io d’ammalarmi !” e tempo ne avevano veramente poco nella nostra bella Italia contadina.

C’erano i bambini e i vecchi da accudire, la casa da tenera in ordine, senza automatismi e senza prodotti sgrassanti e coadiuvanti. C’era soltanto il  così detto “olio di gomito”, il faticare . Cucinare badare all’orto e fare il bucato a mano e rammendare e stirare e dall’alba al tramonto era un continuo darsi da fare e CERTAMENTE le donne del tempo avevano pochissimo tempo da dedicare a se stesse. E anche per gli uomini la fatica e il sudore delle fronte erano predominanti.

E avevano ragione almeno in parte e -  a meno di inevitabili gravi malanni - si dava un passa là alla malinconia alla fatica d’esistere. Non esisteva lo psicologo ( e non se  ne sentiva la mancanza)  e il “darsi da fare” per sé e per gli altri, era veramente valida terapia.

Ma i tempi cambiano e purtroppo senza migliorarci ! Siamo schiavi di un mondo consumistico e contradditorio. E se tornassimo al sempre valido coadiuvare, dare una mano,  guardando  a chi sta peggio di noi ? Anche la condivisione è valida terapia e ci distoglie dalle nostre fisime, dal nostro ego !
Non so se funziona, ma potremmo almeno provarci ! Che ne dite !
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