Bresciaoggi - lettere 6 novembre 2013
La Repubblica " 9 novembre 2013
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I più sprovveduti la chiamano la festa di Aulin, ma comunque vogliamo chiamarla, finalmente è finita.
La Repubblica " 9 novembre 2013
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I più sprovveduti la chiamano la festa di Aulin, ma comunque vogliamo chiamarla, finalmente è finita.
“Scherzetto/dolcetto”
si realizza permettendo ai bambini di intraprendere la carriera di rompiscatole. E' emblematica anche la coreagrafia che ne ha la festa delle zucche vuote.
Aggiungendo questa festa di importazione che non ha radici da noi alle molte
altre ormai ufficializzate, (cresima. comunione. Pasqua, Natale, Santa Lucia, Befana) diamo ai nostri figli l’illusione
che la vita sia una continua festa.
Per quantificare ricorderò che
in una classe elementare di 25 bambini, ci sono poi le ormai radicate “festine
di compleanno” che si concretizzano in due festine ai mese, poi sommandole con
quelle di famiglia e quelle tradizionali pare proprio di vivere nel Paese di
Bengodi prospettando un percorso di vita, ben lontano dalla realtà.
E’ giusto ? E’ sbagliato ? Non
so, ma comunque eccessivo, questo mi sento di dirlo con serenità !
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