E’ vero, siamo incerti, disorientati, delusi, divisi e soli ! Ma non disarmati ! Abbiamo tre le mani un’arma ottenuta con lotte e sacrifici, abbiamo la possibilità di votare, Un’arma di difesa e di conquista che non dobbiamo lasciare, inutilizzata, inefficiente e inattiva. Dobbiamo usarla per difenderci, per rifiutare per accogliere anche se il panorama è avvolto nella nebbia delle false promesse, del malessere generale.
Non usare il voto ci impedisce perfino la critica. Considerato che l’età, non sempre porta saggezza, vorremmo gente giovane, fiduciosa, entusiasta, nuova, ma a questo tavolo ci si muove con la carte che abbiamo tra le mani. Non sarà la scelta che volevamo, ma sarà la scelta di ognuno.
Domani, non permettiamo che il disagio e la sfiducia si trasformino in vigliaccheria. Votiamo, facciamo sentire la nostra voce. Andrò anch’io, faticosamente, andrò anch’io a votare ricordando le stupende parole di una poesia che ho imparato alle medie. La strofa ci ricorda che “Se schiavi, se lacrime ancora rinserra,,,è giovin la terra !” Ad maiora semper.
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