domenica 18 marzo 2012

Speranza, ultima dea .

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Alzo la tapparella sorridendo al nuovo giorno e….il sorriso subito svanisce. Un’aria sporca, un’atmpsfera pesante e grigia aleggia sulla città. Una rondine vola bassa e stranamente lenta come i miei pensieri improvvisamente rattristati. Sento aleggiare in me  paure latenti.
Ma noi, lo ricordiamo che LA NATURA SI GOVERNA UBBIDENDOLE ? Lo ricordiamo che le stagioni devono essere libere di dipanarsi con naturalezza? Che le forzature si ritorceranno su di noi? Che l’inquinamento eccessi vo porterà la natura a ribellarsi ? Quando mi soffermo sulle attività umane, che vorrebbero   proporci il progresso sfruttando in maniera insensata le risorse maturali, l’inquietudine torna .
 Sono certa che il cielo tornerà azzurro e il sole tornerà a splendere, ma torno a chiedermi dove stiamo andando, cosa vogliamo di più di ciò che il mondo generosamente ci offre. Abbiamo inquinato l’aria che respiriamo e non vedo alcuna inversione di tendenza.
Vedo invece, con gli occhi dell’anima un mondo interamente solcato da piste ciclabili che si snodano ininterrotte su tutto il territorio. Vedo uomini assiduamente occupati nella ricerca di sistemI meno inquinanti, vedo mezzi pubblici veloci a basso costo trasportare una umanità attiva e collaborante, vedo….. cioè, non vedo nulla di tutto ciò.
Vado a farmi il caffè e cerco ancora in me, LA SPERANZA.  
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2 commenti:

  1. Proviamo a diffonderla, dunque, questa SPERANZA! Ne vale più che la pena.

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  2. Io non smetterò mai di sognare.
    Ciao Adriano.

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