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Quand’ero bambina, la cucina era il centro di raccolta dell’intera famiglia, Il tavolo, grande con uno spazioso ripiano, consentiva a me e a mia sorella di svolgere i compiti di scuola, mentre la mamma compiva il quasi quotidiano miracolo che sue le mani esperte realizzavano.
Mentre noi sbirciavamo curiose, lei faceva scivolare, una alla volta le uova fresche nella farina bianca in attesa e impastava alacremente fino ad ottenere una palla liscia e bionda per dare inizio alla fase più attraente e concreta.
Stendere l’impasto fino ad ottenere una sfoglia larga e sottile, uniforme leggera e miracolosamente resistente che veniva poi arrotolata. A quel punto, le sue mani piccole e disadorne, brandivano un grosso coltello affilato e con una velocità infallibile tagliava le fettuccine, tutte millimetricamente uguali e disfaceva poi quelle strane matassine per posare sul panno bianco le invitanti tagliatelle.
All’altro lato del tavolo, papà leggeva il giornale e comunicava a mamma le notizie salienti. Insieme, in cucina, serenamente.
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Ricordo anch'io la cucina al centro di ogni attivita familiare
RispondiEliminae luogo di ritrovo di tutta la famiglia.
Con un pizzico di nostalgia e molto rimpianto.
Hai reso molto bene una situazione
che è al centro dei roicordi di molti.
Mamma faceva gli gnocchi: si faceva aiutare a rendere la pasta un rotolo
RispondiEliminalungo lungo (la coda del gatto): poi a tagliarne dei pezzetti il più possibile regolari, e premendo col
pollice, ciascuno sui rebbi di una forchetta, se ne facevano delle conchigliette....
E il piacere, poi, di mangiarli...
Una volta di più sai risvegliare
tante sensazioni, tanti sapori, tante nostalgie e tanti affetti.
Grazie, muccina