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Dalle profezie di sventura che gravano sul 2012 (non mi riferisco ai Maya, ma agli economisti) ci salveranno soltanto i vecchi. Chiedo scusa, i diversamente giovani, protagonisti di una rivoluzione di cui non colgono ancora la portata, ma che finirà sui libri di storia perché mai erano stati così tanti e, nonostante gli acciacchi, così in salute.
Fin quando rappresentavano una minoranza, gli anziani potevano smettere di lavorare, rifugiarsi negli hobby a scarso dispendio energetico, rintanarsi sulla poltrona buona del salotto per pontificare sulla decadenza dei costumi. Ora che sono maggioranza, non più. Devono contrastare le leggi di natura e darsi una mossa. Come il marito novantenne della regina Elisabetta che all’indomani di un intervento a cuore aperto è andato alla messa di Capodanno a piedi (anche se lui, va detto, negli 89 precedenti non aveva sgobbato un granché).
Ai diversamente giovani del 2012 non si chiede solo di mantenere nipoti e figli falciati dalla crisi, ma di rovesciare una traiettoria esistenziale. Sono i primi anziani della storia umana a non potersi permettere il lusso di contemplare il passato. Devono ancora occuparsi del futuro. Altrimenti chi ?
Gli effettivamente giovani sono pochi, penalizzati, avviliti. Gli adulti, inadeguati e confusi. Solo l’esercito sterminato dei Div. Giov. ha i mezzi caratteriali, economici e ormai anche fisici per indicarci il prossimo orizzonte comune. Quella «forza motivante» di cui hanno appena parlato Ratzinger e Napolitano, arzilli esponenti della categoria.
..e meno male che ci siamo allora!! Viva i diversamente giovani, ma utili al Bel paese buon inizio 2012..Con affetto:-)
RispondiEliminaBellissima riflessione quella di Gramellini e profondamente VERA !
RispondiEliminaLunga vita a chi é ancora pieno di vita ! Una abbraccione a RIRI che é ancora EFFETTIVAMENTE giovane.
Mi sa che mi ci ritrovo in mezzo, data la mia età non più verde!
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