Il Giornale 04 giugno 2011- risponde Mario Cervi
----------------------------------
----------------------------------
Sarà difficile risentire dalla strada, salire il richiamo dell’arrotino o quello dell’ombrellaio, ma pare che anche il calzolaio in sede fissa, quello raffinato, vada scomparendo, seguito dal callista e da altri professionisti degli umili mestieri. Peccato, perché anche il lavoro sartoriale scarseggia di apprendisti che considerino l’apprendimento un patrimonio da gestire in futuro. Mi pare di dover constatare che l’indispensabile “gavetta” non venga più impreziosita dalla soddisfazione di acquisire una pur prestigiosa manualità !
Ma se è vero che secondo l’Istat 19 studenti su 100 abbandonano la scuola, come mai le botteghe d’arte e mestieri non affollano le strade del futuro di tanti giovani.? Botteghe di Maestri d’Arte per la pittura, l’arte orafa, la scultura in materiali vari, dovrebbe tornare a fiorire intorno a noi per consentire ai giovani i vari apprendimenti. ARTI e MESTIERI attendono di essere nobilitati con il tramite di apposite Scuole Professionali. Ma, siamo sicuri che quelle attualmente funzionanti siano la meta ambita dei giovani che disertano i licei ? Non c’è un concorso di colpa se arti&mestieri languono ? Qualcuno condivide o sono soltanto io, l’unica a voler dare concretezza a legittime speranze ?
-----------------------------------
Credo che oggi più che mai si abbia bisogno di istituti che insegnino arti e mestieri, c'è tanta poca voglia di studiare, ma un mestiere è utile saperlo fare..
RispondiElimina"impara l'arte e mettila da parte".
Ti abbraccio Muccina Renatina:-)
cara RIRI è davvero augurabile che "i mestieri" vengano rivalutati. PER IL BENE DI TUTTI !
RispondiEliminacIAO rIRI, UN ABBRACCIONE.