mercoledì 3 novembre 2010

Il dovere di non demordere.

-----------------------------------------------

Università di Bologna 1969: sul muro dell'aula Carducci uno studente aveva scritto

"Non voglio un posto nella società.

Ma una società nella quale valga la pena di avere un posto”

Bellissima frase che presuppone fiducia e voglia di contribuire. Mi auguro che questo giovane di allora abbia dato il suo tangibile contributo anche costruendo un famiglia unita e attenta ai valori e – a quarant’anni da quel giorno – potrà dire di aver fatto la sua parte, egregiamente. Per costruire una società “sana” quelli come lui dovrebbero essere la quasi totalità degli individui. Ma constatare che non è così che vanno le cose, non dev'essere il mortificante alibi per non dare il meglio.

-------------------------------------------------------------------

2 commenti:

  1. Qual è il posto che OGNUNO di noi deve occupare? Perché non dirlo con le parole che conosci bene?...” Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me….Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità…io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza.” Per non essere troppo lungo mi fermo qui (potrai continuare tu). ORA LA MIA CONCLUSIONE (dialogando con Kant,come facevo sempre ,prof. di filo). L’oscurità oggi avvolge il cielo stellato :è l’inquinamento delle nostre città ( non così nel mio piccolo paese,dove la natura è ancora maestra); ma c’è l’altro inquinamento:quello delle coscienze,come oggi vediamo col nostro (non mio,l’ho già scritto altre volte) premier e,soprattutto,con chi ci dà spettacolo,difendendolo (“affari suoi,vita privata”).

    RispondiElimina
  2. UMBERTO ! Che piacere leggerti. Fortunatissimi i tuoi discepoli Credo che mi sarei posta estatica all'ascolto per assorbire la bellezza degli tuoi alti concetti. Pazienza, ormai s'é fatto tardi.

    Sull'inquinamento dell'aria concordo, ho spesso scritto e inutilmente denunciato.

    E l'inquinamento delle coscienze lo riconosco un po' dappertutto come ovunque scorgo buona volontà, impegno e desiderio di rinnovamento.

    Quindi : non rinuncio a sperare.

    RispondiElimina

""Tutti i commenti che non evidenziano almeno il nome di battesimo dell'estensore in modo chiaro e leggibile saranno cestinati. Saranno graditi i commenti inerenti ai contenuti del post. Eventuali scambi o divergenze di opinioni tra gli ospiti è oppurtuno che trovino collocazione nelle rispettive e mail. Grazie. Renata. ""