mercoledì 18 agosto 2010

Il disincanto.

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Il privilegio che nella tarda età mi aiuta veramente, è il disincanto.
Io e le mie emozioni abbiamo imparato a guardarci in faccia
da pari a pari. Non ci inganniamo più... da molto tempo.

renata mucci
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4 commenti:

  1. Cara Renata, passo per un saluto.. il tema del disincanto è una porta aperta dentro di me. Ho riletto i tuoi post sulla fiducia cieca.. ricordo quello sul ''francamente me ne infischio!'', in altra sede, e mi viene solo voglia di dirti grazie, con un sorriso che però è quello di chi ha voglia di ridere! niente di meglio, e stiamo parlando di comunicazione.., di discorsi profondi con tono leggero. Ne fossimo sempre capaci! ma spesso il dolore del 'disincanto', quello che precede l'ultimo gradino, accende i toni, acutizza i ricordi amari, sparge sale, insomma: è come se una mano invisibile preparasse il barbecue, e sulla graticola ci siamo noi. Ogni tanto intravediamo che il cuoco ci assomiglia, ma non riusciamo a smettere di cucinare. Un abbraccio estivo e un pensiero molto più lungo di questa stagione. A presto, grazie per questo posticino ospitale!
    manuela

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  2. Ciao Manuela. Hai il merito di approfondire sempre i concetti che tento di esprimere.
    Questa è la condivisione e lo scambio che gratifica.
    Grazie a te per la risata, per il sorriso, per il tempo che mi dedichi.
    Un abbraccione, buena vida, i buena suerte. renata

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  3. Ciao muccina, mi piace l'idea del disincanto, forse un giorno ci arriverò anch'io e non sarà come dire (chi se ne frega del resto del mondo), ma guardarlo con altri occhi, senza aspettarsi molto, perchè si è acquisito abbastanza nel corso degli anni..aspettando il dolore e lasciarsi travolgere e sapere che è quasi una liberazione..il disincanto è anche questo vero?
    Ti abbraccio da Torino afosa e distinta.

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  4. Si cara RIRI è proprio così. Non permettere che il tuo equilibrio venga scosso per uno sguardo mancato, per un sorriso negato, per una villania ricevuta.

    Se lo sguardo arriva, lo ricambio con gioia, e ciò vale per il sorriso, ma se non arriva né l'uno né l'altro è bene che non cambi niente per me.

    Alla villania (tollerabile) riservo un'alzata di sopracciglia e tiro a campà.
    Bacio. renata

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