giovedì 22 luglio 2010

Non chiedeteci di perdonare chi uccide.

Bresciaoggi 24 luglio 2010
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Assistiamo a volte,a manifestazioni di indulgenza di genitori per gli assassini dei figli. e si può comprendere che un genitore,esausto del troppo soffrire,possa perdonare.

Per sfinimento o perché non ha più reazioni o per motivi suoi comunque soggettivi, ma chi rappresenta e tutela la società, non può restituire alla normalità del vivere chi ha tolto con ferocia la stessa possibilità ad altri. Perché non c’è giustizia in questo.

Invece, vengono frequentemente adottate decisioni che salvaguardano i colpevoli e offendono le vittime. La gente è sfiduciata, ha paura e non si sente adeguatamente tutelata. Dovrebbe essere certo e comprovato che all'assassino sarà preclusa la possibilità di vivere normalmente.

E ciò dovrebbe riguardare anche chi si trasforma – per mera incoscienza – in assassino. L’ubriaco, il drogato al volante che - senza concorso di colpa - uccide e falcia vite innocenti, perde lui stesso il diritto alla vita normale che ha precluso a individui incolpevoli.

Questo chiede la società e questo dovrebbe ribadire continuamente “la giustizia”…. se è tale.

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2 commenti:

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