sabato 18 aprile 2009

Per non dirti addio.

LIBERO - lettere - 23 aprile 2009
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Sgomenta, un’amica mi confida che, a contatto con la morte della sua mamma ha avvertito la totale mancanza di emozione. Si è sentita vuota, abulica, distaccata come se non comprendesse cos’era successo.
Sgradevolmente stupita dalla sua inattesa insensibilità cercava aiuto per capire. Ho potuto offrirle soltanto la mia esperienza perché ho provato anch'io - a suo tempo – la prevalente sensazione di vuoto assoluto. E solo rielaborando,in seguito mi è parso di capire che la mia mamma, con i suoi pensieri con le sue emozioni era trasmigrata dal suo corpo al mio cuore e lì si è rincantucciata, silenziosa, in attesa, con tutto il suo amore intatto.
Ne è uscita - tempo dopo - dolcemente, per gradi e me la sono ritrovata accanto, serena, dove io l'avevo sempre aspettata. Voglio pensare che anche per lei sia così e mi piace credere che questo sia l'ultimo regalo che talvolta, riesce a fare ....una mamma.

6 commenti:

  1. oggi mi hai regalato un' emozione vera.....intensa come solo l'amore di una madre sa essere. ciao Renata buona notte

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  2. Jasna! Davvero ?
    A volte mi chiedo se le mie emozioni, quando sono intense...passano cioè raggiungono altre menti, altri cuori.
    Se ci riesco sento qualcosa difficile da esprimere.So soltanto che non cambiere con nessuna cifra, ciò che sento. Grazie e buona nanna. muccina.

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  3. Ho provato anch'io una cosa simile quando è mancato all'improvviso mio padre... mancanza di emozione. Probabilmente in quei giorni alla maggior parte della gente sarò parsa fredda e fin troppo organizzativa, non mi comportavo come glialtri si aspettavano da me.
    Le emozioni sono venute fuori dopo, in momenti di tranquillità, in cui potevo stare finalmente con me stessa.Io credo che ognuno elabori il lutto a suo modo e con i suoi tempi.
    Non per questo si è privi di emozioni.
    Maria

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  4. Cara Muccina quello che hai scritto mi ha colpito, sono una persona che immagazzina tutto, mi riesce difficile mostrare i miei sentimenti,ecco, quando andai da mamma, data la distanza tra noi, lei non mi aveva aspettato, volevo ancora parlarle, dirle quanto fosse stata forte e grande, ma non riuscii nemmeno a piangere, mi venne una gran fame e mi ricordai cosa mi diceva sempre:- mangia, che sei tanto magra!!"
    Ti abbraccio mia cara e ti auguro una buona settimana. Grazie.

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  5. Cara Renata, la perdita dei genitori, soprattutto giovani, è sempre difficile superarla, quando la si supera...

    La tua amica ha avuto la fortuna di averti accanto e di assimilare le tue dolci parole.
    L'hai aiutata con il cuore e puoi esserne fiera.

    Un abbraccio.

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  6. Non so, oramai mi succede sempre più spesso. le botte della vita, che siano botterelle o mazzate dure e pesanti, arrivano in una sorta di vuoto pneumatico. Si sentono poco e si sciolgono le resistenze, e portano poi il dolore e la possibilità di eleborarlo.

    monica

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