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Ci si accorge della loro tossicità
....... quando è troppo tardi.
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mercoledì 29 aprile 2009
lunedì 27 aprile 2009
Io c'ero !
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In quel 25 aprile del 1945, io c’ero ! E ricordo i giorni precedenti. Ricordo anche le truppe americane accolte con commossi, grati battimani. Ricordo tutto. Il bene e il male. Le gioie, le vendette, le macerie, i lutti, lo sgomento e la speranza. Ma non voglio dimenticare, voglio - come il grande De Andrè insegna - ricordare che ad ogni soldato si adatta l’indimenticata strofa :
“E mentre marciavi con l’anima in spalle,vedesti un uomo in fondo alla valle.con il tuo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore.”
Ogni giovane, su qualsiasi sponda compaia, affligge il mio sentire di madre, angoscia il mio cuore, gonfia i miei occhi. E ogni anno, nei giorni del ricordo aspetto una parola che sia per tutti, che sia grata e attenta all’ omaggio verso la purezza degli ideali. E, anche in quei cimiteri fitti di croci di soldati americani si piegano le mie ginocchia e si china il mio capo. In preghiera. Il venticinque aprile non è solo questo, ma è anche questo.
“E mentre marciavi con l’anima in spalle,vedesti un uomo in fondo alla valle.con il tuo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore.”
Ogni giovane, su qualsiasi sponda compaia, affligge il mio sentire di madre, angoscia il mio cuore, gonfia i miei occhi. E ogni anno, nei giorni del ricordo aspetto una parola che sia per tutti, che sia grata e attenta all’ omaggio verso la purezza degli ideali. E, anche in quei cimiteri fitti di croci di soldati americani si piegano le mie ginocchia e si china il mio capo. In preghiera. Il venticinque aprile non è solo questo, ma è anche questo.
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sabato 25 aprile 2009
I dimenticati del 25 aprile.
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Alfio Caruso su La Stampa di oggi traccia il doloroso percorso che ha profondamente segnato – nel bene e nel male – la nostra storia. Riporto in calce la chiusa toccante e accorata che sprona all’obiettiva valutazione dei fatti :
. «... dopo sessantaquattro anni, è forse giunto il momento di chiudere anche la lunga guerra fredda che ha continuato a dividere il Paese. E le parole più appropriate ci paiono quelle scritte nell’ultima lettera alla moglie dal maggiore Lorenzo Malingher (divisione Monte Rosa della Rsi), fucilato il 3 maggio 1945.
«... Ti ripeto Mariella, non serbare alcun rancore per i miei uccisori. Pensa che anch’essi, durante i 18 mesi, hanno fatto una vita di durissimi sacrifici e di durissimi stenti, che hanno dimostrato coraggio e carattere per aver saputo tenere duro, che hanno rischiato mille volte la loro vita per un più alto ideale per l’Italia, per la sua grandezza, per la quale anch’io ho combattuto...».
Rivolgo un personale pensiero di doverosa gratitudine alle " truppe americane di liberazione" le cui salme giacciono indimenticate sul nostro territorio.
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venerdì 24 aprile 2009
Seneca
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Non esiste vento favorevole per il marinaio
che non sa dove andare.
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Non esiste vento favorevole per il marinaio
che non sa dove andare.
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mercoledì 22 aprile 2009
Quel mistero chiamato sessualità maschile
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7 aprile 2009 - Grazia Anghinelli su LA STAMPA
7 aprile 2009 - Grazia Anghinelli su LA STAMPA
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Sono una psicologa professionista, non giovane, con una lunga, ricca e variegata esperienza professionale in campo sociale e educativo, attenta al mondo e alle sue voci. Le chiedo un’opinione su una questione sociale comunemente elusa: l’«acquisto», spesso abituale per alcuni uomini, di sesso a pagamento.
È un fenomeno con variabili multiformi nel campo della criminalità, ma ha soprattutto una ricaduta nell’immaginario collettivo dell’idea di donna, comunque scissa nella sua identità profonda. Può essere amata ma anche comprata e di ciò che si compra, ci si può anche impossessare con la violenza, come oggi ritroviamo sempre più spesso nelle cronache.
La sessualità è relazione e comunicazione fra due esseri umani, che dà gioia, piacere di donare e ricevere cura e, se si vuole, il miracolo di un figlio. La donna in occidente ha raggiunto oggi la consapevolezza del diritto alla parità e all’autonomia, di libera gestione della propria sessualità.
Può, se vuole, scegliere liberamente relazioni che possono durare una sera o tutta la vita, in un rapporto di reciprocità, con aspettative condivise.
L'uomo che sceglie il sesso a pagamento preferisce far tacere la possibilità di un rapporto fra persone consenzienti. E ciò diventa facilmente un prerequisito di tutte quelle perversioni che negano l’altro (violenza fisica, violenza sessuale, pedofilia, pornografia ecc. ecc.).
L’uomo di oggi, moderno e democratico, quando fa sesso con una prostituta dovrebbe, per coerenza, avere la coscienza di essere corresponsabile e connivente di tutto il degrado morale e civile che ruota intorno alla sua scelta.
La sessualità maschile, i suoi bisogni e la cultura conseguente sono un campo alla cui esplorazione si è sorvolato da troppo tempo. Penso sia necessario un serio movimento d’opinione che porti a una presa di coscienza, a una riflessione comune.
L’istinto sessuale è una grande forza dentro ciascuno di noi, oscuro, a volte minaccioso ma da cui ha origine la vita. Avviare un lungo processo formativo che ci aiuti a considerarlo anche un dono fra pari, credo che sia un impegno politico di grande responsabilità e di alto significato morale.
Una Chiesa cattolica autenticamente aperta alla vita potrebbe e dovrebbe condividere questo percorso.GRAZIA ANGHINELLI
lunedì 20 aprile 2009
Amore o desiderio?
per la serie filastrocche senza pretese
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L’amor rivelato è certo apprezzato,
ma se deve durare lo dovrai dimostrare.
Se dici “ti amo” intendendo “ti bramo”,
Confondi ! Sii serio, è sol desiderio !
Se ami... intuisci e meglio reagisci
e se va storta, dirai “ma che importa”
E poi, il vero l’amore, resiste al dolore
ed è sempre uguale nel bene e nel male.
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L’amor rivelato è certo apprezzato,
ma se deve durare lo dovrai dimostrare.
Se dici “ti amo” intendendo “ti bramo”,
Confondi ! Sii serio, è sol desiderio !
Se ami... intuisci e meglio reagisci
e se va storta, dirai “ma che importa”
E poi, il vero l’amore, resiste al dolore
ed è sempre uguale nel bene e nel male.
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sabato 18 aprile 2009
Per non dirti addio.
LIBERO - lettere - 23 aprile 2009
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Sgomenta, un’amica mi confida che, a contatto con la morte della sua mamma ha avvertito la totale mancanza di emozione. Si è sentita vuota, abulica, distaccata come se non comprendesse cos’era successo.
Sgradevolmente stupita dalla sua inattesa insensibilità cercava aiuto per capire. Ho potuto offrirle soltanto la mia esperienza perché ho provato anch'io - a suo tempo – la prevalente sensazione di vuoto assoluto. E solo rielaborando,in seguito mi è parso di capire che la mia mamma, con i suoi pensieri con le sue emozioni era trasmigrata dal suo corpo al mio cuore e lì si è rincantucciata, silenziosa, in attesa, con tutto il suo amore intatto.
Ne è uscita - tempo dopo - dolcemente, per gradi e me la sono ritrovata accanto, serena, dove io l'avevo sempre aspettata. Voglio pensare che anche per lei sia così e mi piace credere che questo sia l'ultimo regalo che talvolta, riesce a fare ....una mamma.
giovedì 16 aprile 2009
Figli "da tirar su".
Bresciaoggi - lettere - 22 aprile 2009
Giornale di Brescia - 3 maggio 2009
Il Giornale ............... 5 maggio 2009
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Una ragazza intelligente, giovanissima neo/mamma mi chiede : “ Ci sono regole per “tirar su bene un figlio?” E la risposta immediata è un sorriso, che mi serve anche per prendere tempo ”Certamente l’amore, quando è pacato, concreto e rivolto al bene materiale e affettivo del figlio non è una regola, ma è un buon inizio.
Vale anche in previsione delle ribellioni adolescenziali che dovrebbero farci capire – a quel punto – che l’adolescente si sta mettendo alla prova cercando la sua autonomia” Lo sguardo attento, quasi senza un battito di ciglia mi sprona a proseguire.
“Ma per arrivare all’adolescenza c’è tempo ! Conviene partire dai primi vagiti tenendo ben presente che il ruolo materno, anzi genitoriale é determinante nel futuro dei figli e quindi fin dalla culla dobbiamo mandare i primi segnali, le prima indicazioni e - con dolce fermezza - incanalare potenzialità e reazioni.
Ho sempre pensato che, quando le madri si comporteranno allo stesso modo con i loro figli - indipendentemente dal loro sesso - avremo iniziato un percorso che apre nuove prospettive alla società.
Ognuno eviti di farsi servire, ognuno si dia un traguardo di autonomia in tutte le manifestazione del convivere. Un buon educatore dedicherà particolare attenzione ai sentimenti, per formare uomini e non soltanto maschi. Per formare Donne e non soltanto femmine. Con buon senso e partecipazione costante, attuerà un progetto di parità e di rispetto.
Poi, saranno i tuoi figli ad insegnare a te qualcosa, perché ognuno di loro è un universo a sé e sarà bene tenerne conto con il massimo collaborativo rispetto.” Edvige, la giovane amica sussurra pensierosa “Credo di aver capito, ma...poi?”
“ Poi, man mano che la sua personalità cercherà di esprimersi, imparerai a favorirlo in ciò che serve alla sua formazione, imponendoti di non indulgere ai primi segni di prepotenza o egoismo. Ti renderai conto che è anche opportuno non assecondare capricci ed esigenze momentanee e ingiustificate. Questo in teoria. In pratica avrai cedimenti naturali e comprensibili, ma ci sarà sempre sarà l’affetto a guidarti, vedrai!”
Vorrei aggiungere tante cose,ma sono certa che la vita è maestra anche in questo affascinante, impervio terreno nel quale – talvolta – è l’eccessiva condiscendenza a gettare le basi del fallimento educativo. Qualche “no”, tanta fermezza e...... tenerezza a self-service. E infine, aprire una grande porta alla speranza. -
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martedì 14 aprile 2009
Punti di vista.
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Rinnegato è colui che lascia il nostro partito
per entrare in un altro.
Convertito è colui che lascia un altro partito
per entrare nel nostro.
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Rinnegato è colui che lascia il nostro partito
per entrare in un altro.
Convertito è colui che lascia un altro partito
per entrare nel nostro.
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domenica 12 aprile 2009
E' Pasqua !
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Mi pare di avervi annunciato tempo fa che mi sto insinuando tra le palabras del lindo catellano, con scarsi risultati a dire il vero.
Però una bella frase che "me has conmovido" sono in grado di offrirvela oggi. Eccola :
"Amistad, ché bello sentimiento, qué sería de nuestra vida, sin los amigos, tan necesarios,imprescindibles ?"
Un saludo desde Brescia , y un fuerte abrazo y hasta pronto. muccina
Bravina, dai ! (;-)
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Mi pare di avervi annunciato tempo fa che mi sto insinuando tra le palabras del lindo catellano, con scarsi risultati a dire il vero.
Però una bella frase che "me has conmovido" sono in grado di offrirvela oggi. Eccola :
"Amistad, ché bello sentimiento, qué sería de nuestra vida, sin los amigos, tan necesarios,imprescindibles ?"
Un saludo desde Brescia , y un fuerte abrazo y hasta pronto. muccina
Bravina, dai ! (;-)
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sabato 11 aprile 2009
Buona Pasqua agli uomini di buona volontà
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E' sotto gli occhi di tutti la potenza e l'inesauribile tenacia degli "uomini di buona volontà"
Perché non sperare che tutto ciò porterà miglioramenti? Maggiori controlli, minor speculazione verranno certamente attuati perché basterà volerlo. Le grandi tragedie, migliorano l'umanità e io (dopo una guerra di proporzioni devastanti) ne ho concreto ricordo.
Macerie e morti provocati dalla malvagità umana hanno portato gli uomini a rimboccarsi le maniche, a ricostruire. Perché non può avvenire di nuovo. Costruzioni antisismiche non ridaranno la vita alle recenti vittime, ma eviteranno che l'umanità sia sottoposta agli insulti e al dispregio di uomini senza scrupoli che agiscono soltanto per colpevole lucrosità.
E credo che ciò sia possibile perché ho già visto all'opera - in una tragedia di più vaste proporzioni - "uomini di buona volontà". Con fiducia nel domani "Buona Pasqua a tutti"
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E' sotto gli occhi di tutti la potenza e l'inesauribile tenacia degli "uomini di buona volontà"
Perché non sperare che tutto ciò porterà miglioramenti? Maggiori controlli, minor speculazione verranno certamente attuati perché basterà volerlo. Le grandi tragedie, migliorano l'umanità e io (dopo una guerra di proporzioni devastanti) ne ho concreto ricordo.
Macerie e morti provocati dalla malvagità umana hanno portato gli uomini a rimboccarsi le maniche, a ricostruire. Perché non può avvenire di nuovo. Costruzioni antisismiche non ridaranno la vita alle recenti vittime, ma eviteranno che l'umanità sia sottoposta agli insulti e al dispregio di uomini senza scrupoli che agiscono soltanto per colpevole lucrosità.
E credo che ciò sia possibile perché ho già visto all'opera - in una tragedia di più vaste proporzioni - "uomini di buona volontà". Con fiducia nel domani "Buona Pasqua a tutti"
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venerdì 10 aprile 2009
Fidarsi è bene, ma........
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Leggo il post di un amico che vive la fase successiva alla delusione ed è decisamente incavolato. Intervengo con quel po’ di esperienza che rimane dopo aver ricevuto qualche inattesa badilata sui denti e mi siedo accanto a lui per cercare di diradare le nubi che si addensano nel suo cielo. Spero che un esame obiettivo si dimostri utile, almeno in futuro. Prendiamo atto anzitutto che, tra la folta umanità, i mediocri...sono in maggioranza, ergo, impossibile evitarli e unica difesa è la cautela. Cautela che però, anch'io, ho adottato quando ho avuto più denti finti di quelli in dotazione, ma ho imparato che la fiducia istintiva è sempre un azzardo e quasi sempre prelude alla fregatura.
Ed è anche stupida, quando non è supportata da un minimo di prove a garanzia, ma come l'amore e la simpatia è istintiva è viscerale ed ha una sua chimica. Ottima premessa per le delusioni. CAUTELA e supporto di valide motivazioni, ma dove possiamo cercarle “le valide motivazioni” ?
Ed è anche stupida, quando non è supportata da un minimo di prove a garanzia, ma come l'amore e la simpatia è istintiva è viscerale ed ha una sua chimica. Ottima premessa per le delusioni. CAUTELA e supporto di valide motivazioni, ma dove possiamo cercarle “le valide motivazioni” ?
Magari osservando un po’ a freddo il comportamento del soggetto nei rapporti con gli altri e se è disinvoltamente bugiardo e superficiale possiamo anche dubitare della sua improvvisa affidabilità nei nostri confronti. Dopo di ché non ci rimane che sperare perché le incognite rimangono.
La fortuna in amore, nei rapporti d’affari, negli affetti parentali - insomma ovunque – ha un ruolo importante, ma se capita di ritrovarsi in ginocchio...rialziamoci e riprendiamo il cammino con maggior lena.
Atteggiamento di cui è facile parlare, ma doloroso e difficile da attuare, però è l’unica possibilità che rimane quando ci rendiamo conto che le felicità è un evento insperato e la serenità è una conquista che possiamo fare contribuendo personalmente. Come ? Anche con un po’ di obiettività.
Tutte belle parole, lo so, ma a furia di ripetermele sono servite almeno a tenere a freno alcune emozioni. Infine, mi chiedo: “serve parlarne ?
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giovedì 9 aprile 2009
Sarebbe bello !
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se la tragedia di questi giorni ci rendesse migliori.
se qualcuno fosse contento di averci incontrato.
se ci ricordassimo di sorridere.
se la tragedia di questi giorni ci rendesse migliori.
se qualcuno fosse contento di averci incontrato.
se ci ricordassimo di sorridere.
martedì 7 aprile 2009
Mentre la terra trema !
Giornale di Brescia - lettere - 12 aprile 2009
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In queste ultime tragiche ore le notizie del terremoto martellano la nostra mente con immagini di devastazione e di morte.
Ci pervengono numeri e dietro ad essi, storie finite, lacrime cocenti e tanta, tanta sofferenza. E quanti sono i feriti, i mutilati, i superstiti privati delle loro case, del loro rifugio?
294 morti ! 294 vite troncate, storie finite, sgomento e dolore di chi rimane. E con i dispersi il numero è destinato a salire e per i superstiti i disagi saranno durevoli, dolorosi.
Chi sa se riterremo finalmente indispensabile costruire e ricostruire con criteri veramente antisismici? Alcuni edifici sono crollati con una facilità impressionante anche perché sono stati costruititi con intenti speculativi.
Impareremo qualcosa da tutto questo dolore ? Resterà, almeno la consapevolezza della nostra fragilità del nostro essere esposti ad eventi improvvisamente distruttivi ?
Il pensiero torna ai crolli, ai lutti provocati dalle guerre che imperversano su questa nostra martoriata terra e il cuore urla : "Non bastano questi eventi a farci capire la crudeltà delle morti provocate dalla cattiveria, dall'avidità."
La solidarietà di questo nostro popolo generoso e provato ci renderà migliori ? Abbiamo bisogno di sperare almeno in questo e la ricostruzione lo dimostrerà adottando tutti i mezzi e le le cognizioni necessarie. Vogliamo e dobbiamo crederlo.
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In queste ultime tragiche ore le notizie del terremoto martellano la nostra mente con immagini di devastazione e di morte.
Ci pervengono numeri e dietro ad essi, storie finite, lacrime cocenti e tanta, tanta sofferenza. E quanti sono i feriti, i mutilati, i superstiti privati delle loro case, del loro rifugio?
294 morti ! 294 vite troncate, storie finite, sgomento e dolore di chi rimane. E con i dispersi il numero è destinato a salire e per i superstiti i disagi saranno durevoli, dolorosi.
Chi sa se riterremo finalmente indispensabile costruire e ricostruire con criteri veramente antisismici? Alcuni edifici sono crollati con una facilità impressionante anche perché sono stati costruititi con intenti speculativi.
Impareremo qualcosa da tutto questo dolore ? Resterà, almeno la consapevolezza della nostra fragilità del nostro essere esposti ad eventi improvvisamente distruttivi ?
Il pensiero torna ai crolli, ai lutti provocati dalle guerre che imperversano su questa nostra martoriata terra e il cuore urla : "Non bastano questi eventi a farci capire la crudeltà delle morti provocate dalla cattiveria, dall'avidità."
La solidarietà di questo nostro popolo generoso e provato ci renderà migliori ? Abbiamo bisogno di sperare almeno in questo e la ricostruzione lo dimostrerà adottando tutti i mezzi e le le cognizioni necessarie. Vogliamo e dobbiamo crederlo.
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lunedì 6 aprile 2009
La notizia è di questi giorni.
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Diciasettenne fustigata in piazza per una sospetta relazione extraconiugale.
Diciasettenne fustigata in piazza per una sospetta relazione extraconiugale.
La T.V. ne dà notizie mostrando l’evento al quale assistono uomini che guardano impassibili la scena.Lei urla, ma i talebani affermano che le poteva toccare la lapidazione e che quindi, può ritenersi fortunata.
E’ evidente che ci sono aree in cui le donne vivono ancora oggi una vita di violenza e sopraffazione quotidiana e questo pensiero mi amareggia profondamente. Che fare ? Parliamone, divulghiamo, aiutiamo le associazioni che operano per la difesa dei diritti umani e per le pari opportunità. Cerchiamole in internet ed infoltiamo la schiera di chi vuole offrire solidarietà.
Fatti di questo genere devono sparire dalla faccia della terra e possiamo riuscirci. Vi ricordo che “il delitto d’onore” che tutelava chi uccideva la moglie adultera, è sparito dalla scena italiana in epoca abbastanza recente e ciò è avvenuto perché qualcuno se ne è attivamente occupato.
Quindi, prendiamo coraggio e facciamo sentire la nostra voce per dire al mondo che non siamo indifferenti alle grida di dolore delle donne condannate a subire frustrazioni e violenza. Non dimentichiamole !
E’ evidente che ci sono aree in cui le donne vivono ancora oggi una vita di violenza e sopraffazione quotidiana e questo pensiero mi amareggia profondamente. Che fare ? Parliamone, divulghiamo, aiutiamo le associazioni che operano per la difesa dei diritti umani e per le pari opportunità. Cerchiamole in internet ed infoltiamo la schiera di chi vuole offrire solidarietà.
Fatti di questo genere devono sparire dalla faccia della terra e possiamo riuscirci. Vi ricordo che “il delitto d’onore” che tutelava chi uccideva la moglie adultera, è sparito dalla scena italiana in epoca abbastanza recente e ciò è avvenuto perché qualcuno se ne è attivamente occupato.
Quindi, prendiamo coraggio e facciamo sentire la nostra voce per dire al mondo che non siamo indifferenti alle grida di dolore delle donne condannate a subire frustrazioni e violenza. Non dimentichiamole !
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domenica 5 aprile 2009
Io sono con i giovani !
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Replica pubblicata sul giornale di Brescia del 4 aprile 2009.
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Una giovane donna ( forse un' adolescente) lamenta con una sua lettera al Giornale di Brescia l’incomprensione dei grandi e io –con complice affetto – le ho risposto :“”Ciao Alessandra Sofia, “i grandi” come li definisci tu riferendoti agli adulti, non sono tutti uguali ed evidentemente tu sei suscettibile alle critiche di alcuni di loro. Io, ad esempio (classe 1927) sono ancora interiormente giovane, amo i giovani e ne parlo e ne scrivo SEMPRE con solidale comprensione ed apprezzamento.
Ma ammetterai che nemmeno i giovani (di oggi, di ieri e di sempre) sono tutti uguali e ce ne sono parecchi che discreditano la categoria. I bulletti, i cafoncelli, quelli stupidamente spavaldi, quelli che pretendono di trovare tutto facilmente e subito, quelli normalmente maleducati..esistono, in contrapposizione a quelli che si mettono in gioco, ignorando gli ostacoli e combattendo con positività e coraggio la quotidiana battaglia del vivere.
Tu, che cerchi di infoltire la schiera dei migliori, proponiti di percorrere la tua strada ignorando i malevoli, quelli inaciditi dal tempo e coloro che magari hanno l’attenuante di frequentazioni di scarso spessore.
Non farti condizionare e ricorda che – nel bene e nel male - la vita è anche questo. Gli adulti fanno constatazioni spesso supportate da fatti deludenti e alcuni di loro fanno chiacchiere soltanto astiose. Anche questo passa il convento.
Ti abbraccio con tutto il vigore che riesco a racimolare, molto affettuosamente.””
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Una giovane donna ( forse un' adolescente) lamenta con una sua lettera al Giornale di Brescia l’incomprensione dei grandi e io –con complice affetto – le ho risposto :“”Ciao Alessandra Sofia, “i grandi” come li definisci tu riferendoti agli adulti, non sono tutti uguali ed evidentemente tu sei suscettibile alle critiche di alcuni di loro. Io, ad esempio (classe 1927) sono ancora interiormente giovane, amo i giovani e ne parlo e ne scrivo SEMPRE con solidale comprensione ed apprezzamento.
Ma ammetterai che nemmeno i giovani (di oggi, di ieri e di sempre) sono tutti uguali e ce ne sono parecchi che discreditano la categoria. I bulletti, i cafoncelli, quelli stupidamente spavaldi, quelli che pretendono di trovare tutto facilmente e subito, quelli normalmente maleducati..esistono, in contrapposizione a quelli che si mettono in gioco, ignorando gli ostacoli e combattendo con positività e coraggio la quotidiana battaglia del vivere.
Tu, che cerchi di infoltire la schiera dei migliori, proponiti di percorrere la tua strada ignorando i malevoli, quelli inaciditi dal tempo e coloro che magari hanno l’attenuante di frequentazioni di scarso spessore.
Non farti condizionare e ricorda che – nel bene e nel male - la vita è anche questo. Gli adulti fanno constatazioni spesso supportate da fatti deludenti e alcuni di loro fanno chiacchiere soltanto astiose. Anche questo passa il convento.
Ti abbraccio con tutto il vigore che riesco a racimolare, molto affettuosamente.””
giovedì 2 aprile 2009
Il buon senso.
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Il buon senso è una dote naturale che supplisce alla mancanza
di molte cognizioni e che non può mai essere supplita da queste.
Carlo Giuseppe Lodonio,storico,economista,letterato ( 1780-1845)
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Il buon senso è una dote naturale che supplisce alla mancanza
di molte cognizioni e che non può mai essere supplita da queste.
Carlo Giuseppe Lodonio,storico,economista,letterato ( 1780-1845)
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mercoledì 1 aprile 2009
Una prima colazione gratificante.
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Lo sappiamo tutti : la prima colazione è importante e le andrebbe dedicato più tempo e maggior cura.
Io seguo l’estro del momento e passo indifferentemente dalla spremuta d’arancia alla fetta di formaggio emmenthal mangiucchiata girellando per casa o mi siedo per una bella tazza di caffé/latte .
C’è chi beve frettolosamente un caffè ed è anche giusto che ognuno adotti le abitudini che più lo gratificano .
MA - almeno una volta la settimana – recatevi anche nel Bar sottocasa o nei pressi del luogo di lavoro ed entrando, esclamate :
"Buon giorno a tutti".
Poi ( se volete fare come me ) chiedete al barista :
"Un caffè e un sorriso". A volte il sorriso arriva...un po' fiacco, a volte divertito, ma è pur sempre un sorriso !
E’ una buona abitudine dietetica...e un unguento per l’anima.
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