giovedì 12 marzo 2009

Legittima difesa.

Il Giornale - lettere -del 26 febbraio 2009
Libero - lettere -del 7 marzo 2009
Giornale di Brescia - lettere - del 12 marzo 2009
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Posso formulare un invito che vuole essere un’esortazione? Sarebbe ormai, davvero opportuno che già in età scolare si inserisse nelle scuole una lezione orientata alla legittima difesa. Ci sono discipline idonee che consentirebbero – per lo meno in un confronto a due – di adottare comportamenti di salvaguardia della persona. In subordine (quando le disponibilità economiche lo consentono) assieme alle lezioni di danza, alla frequentazione delle piscine e delle palestre è auspicabile che i genitori orientino i loro figli verso quelle discipline che potrebbero – in qualche caso – arginare eventi anche tragici. Dai, forniamo ai nostri ragazzi la possibilità di evitare il ruolo di vittima di vergognosi, indecenti soprusi. Se non risolverà, sarà comunque d’aiuto. E, in tema di sicurezza, ho ascoltato dibattiti sull’eventualità di consentire a piccoli manipoli di volontari, di presidiare le strade. E mi sono addentrata così in un terreno insidioso. Ragioni contraddittorie, ma quasi sempre valide sono apparse degne d’ascolto. Ho sentito riparlare dei City Angels che di notte si prodigano per soccorrere i bisognosi. Persone che meriterebbero segnalazioni costanti per evidenziare la loro benefica attività a conforto “dell’altro” . Ma pare che il termine “ronda” evochi panorami poco rassicuranti per cui, tenendo conto dei vari pareri e argomentazioni, non ci resta che sperare che gli eventuali volontari vengano opportunamente addestrati. A seguire, vorrei trovare parole che onorano la dedizione, l’impegno e l’altruismo di chi considera prioritaria la difesa dei deboli. A loro la mia gratitudine di donna, mamma, nonna e di cittadina. r.m.

8 commenti:

  1. Renata sarebbe importante hai ragione!Importante ed utile...
    Sai un pò di tempo fà mi ero soffermata a leggere il sito del telefono azzurro ed avevo visto che persone preparate,su richiesta,organizzano dei corsi a scuola per i bimbi....per imparare a difendersi,a saper riconoscere e dir di no!Sono persone che sanno adattare i discorsi a bambini piccoli..Io spesso ho tentato di piegare al mio,ma con il timore di dir troppo od in modo sbagliato!Non volevo spaventarlo e così impedirgli di aprirsi al mondo!
    Così ho segnalato l'iniziativa alla scuola e da lunedì hanno iniziato gli incontri!Dal prossimo anno è addirittura nel programma scolastico!Penso che già da piccoli aiuti imparare a riconoscere ed a proteggersi da ciò che è sbagliato!Può servire a costruire un futuro più sicuro e protetto!
    un abbraccio
    Giulia

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  2. Cara Renata , passavo e non ho resistito alla tentazione di lasciare un saluto e un piccolo commento al tuo post.
    Se non si conosce il nemico , non ci si può difendere da lui e, un po' di paura , salva . Nelle scuole si dovrebbero organizzare dei corsi per i bimbi , per gli adolescenti , per tutti i giovani , soprattutto per le ragazze Naturalmente il personale deve essere qualificato perché i temi sono tanti e delicati .
    In una situazione di emergenza come quella attuale , non sono contraria alle ronde , purchè siano ben organizzate e formate da seri professionisti e con regole ben precise.
    Buona notte e un saluto stritolante
    Paola

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  3. ALIDILUNA - grazie per la condivisione.Ho sempre pensato che i bimbi devono sapere che nel camminare cantando bosco non devono dimenticare la cautela, nell'eventualità dell'incontro col lupo....che c'è. E ripetere che la vita non è tutta una gita a Gardaland. Non spaventarli, ma pian piano renderli consapevoli e qualche volta parlare dei fatti di cronata dei quali (presto o tardi) vengono a conoscenza. Commentare e coinvolgere, quando è possibile.
    Buona nanna.
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    Cara PAOLA, come ho detto ad Alidiluna, un po' di sana consapevolezza è utile. La famiglia e la scuola ne sono i primi veicoli. Hai ragione. Un abbraccio.

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  4. Il problema è la paura.
    Quando si teme una cosa la si attira nelle vicende dell'esistenza.
    Conosco persone che hanno subìto furti nel proprio appartamnto, nonostante la porta fosse sprangata e vi fosse l'antifurto ed altre che abitano nello stesso palazzo, che non subiscono mai dei furti, nonostante dimntichino perfino di chiudere la porta a chiave.
    Sì lo so so sembra incredible, ma la mente umana che comprende anche la sfera emozionale, ha facoltà, nel bene e nel male, ancora da scoprire.
    Detto ciò, in genere la difesa, nasce dalla preoccupazione, timore o paura di ricevere una eventuale offesa. E quindi alla luce della citata teoria, non è detto che la difesa, per quanto legittima, sia un bene.
    E' successo dalle mie parti che un gioielliere avendo subìto un paio di rapine, decidesse di prendere un arma da tenere in negozio, come difesa.
    A farla breve, proprio quando poteva difendersi, accadde che durante l'ultima rapina, fu ucciso.

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  5. Mi spiace ma dissento.
    L'autodifesa non è una soluzione,
    il malintenzionato è quasi sempre pronto
    più della vittima, solitamente si arma proporzionalmente a quanto si aspetta di trovare visto che premedita,
    e sicuramente qualunque sia il nostro
    livello di "arma difensiva" egli sarà
    più attrezzato e più risoluto di noi nell'abuso.

    Già me lo immagino, duello di ninja per le strade del paese.

    L'esempio del gioielliere di Claudio è quasi banale, aveva una pistola, quindi chi ha scelto di rapinarlo è stato "risolutivo" in proporzione a ciò.

    Dall'imparare a tirare uno schiaffo, passando per lo spray al peperoncino,
    per arrivare alla pistola elettrica o ad un'arma da fuoco, l'evoluzione del trend non mi interessa, non vorrei mai che iniziasse.

    C'era un film in cui Clint Eastwood diceva "quando un uomo con la pistola me incontra uno col fucile, l'uomo con la pistola è morto", meglio esser disarmati nelle intenzioni.

    I corsi si facciamoli pure per insegnare a gestire situazioni impreviste e di panico, per "disciplinare" il nostro corpo, non per pensare di essere "autosufficienti" contro chi delinque.

    Dello Stato, che percepiamo in gran parte latitante, è comunque la soluzione.

    Da cittadini dovremmo solo riappropriarci degli spazi che un tempo erano bene comune, con il piacere dello stare per strada a passeggiare.

    Facciamo un corso per uscire a passeggiare dopo cena !

    Insegnamo a scuola che la prevaricazione fisica e morale degli altri è una pratica deprecabile e moralmente inaccettabile, che siamo animali sociali e la comunità è un bene prezioso in cui tutti debbono sentirsi parte attiva e positiva, che anche un solo gesto fatto da tutti contemporaneamente può cambiare il mondo, e se il gesto è "giusto" il mondo cambia in meglio.

    Insegnarlo nuovamente, certo sembra utopico, ma sarebbe un passo verso la direzione giusta, a sovvertire un poco questo pensiero imperante dell'affermazione personale, sprezzante degli altri valori.

    Fare da soli è gratificante ed autocompiacente, ma non sempre è conveniente, ricordo una battuta scritta come fosse una piccola notizia di cronaca...

    ...era un patito del "do your self", si curava con la pubblicazione "Il Medico a dispense", è morto per un errore di stampa.

    Buona giornata Renatuzza,
    chiedo venia se ho divagato un poco.

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  6. Ciao cara Muccina, la vedo allo stesso modo di Lucignolo, che saluto.
    A te un abbraccio e buon venerdì.

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  7. Con CLAUDIO sono in difficoltà. il fatto che ha paura renda vulnerabili è incontestabile, ma da li a pensare che chi è più fatalista non subisca furti in casa ce ne corre. Tutto è possibile, ma...ripeto, sono perplessa.Come sempre ci sarebbe molto da dire e molto da sviscerare. Ovviamente.
    -----------------------------------Al Caro LUCA confermo che l'autodifesa non è una garanzia, e concordo su tutto (L'aggressore è più preparato e freddo). Ma il Karate e discipline simili insegnano(o dovrebbero) anche l'auto controllo e lo sviluppo di alcune potenzialità. Comunque è la tua, una bella analisi che si può solo condividere. Grazie e buen dia. renatuzza
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    Ciao cara RIRI. Mi manca il cappello rosso, ma mi abituerò. Restanto nel tema del post mi piace l'analisi di Lucignolo e sono d'accordo con te. Invita alla riflessione. Ti abbraccio forte.

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  8. PO.S. per LUCIGNOLO Grazie per le tue parole che sostengono l'esortazione che ho proposto . Le riporto anche perchè completano il mio pensiero :

    "I corsi si facciamoli pure per insegnare a gestire situazioni impreviste e di panico, per "disciplinare" il nostro corpo, non per pensare di essere "autosufficienti" contro chi delinque."

    Un abbraccione.muccina

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