mercoledì 13 agosto 2008

Georgia, Gora e altro ancora.

Per la serie "quando ce vò...ce vò! Chiedo scusa, ragazzi, per questa nota così lontata dalla mia connaturata gioiosa positività. Ma so che me lo consentirete (solo raramente, prometto!) . Un abbraccio collettivo.
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La mia collocazione anagrafica mi ha portato a vivere una guerra che verso la conclusione ha assunto anche l’orrenda connotazione della guerra civile. Da allora e ancora oggi, non passa giorno che il mio pensiero non si rivolga a chi soffre per situazioni di belligeranza.

Il Cile, il Kossovo, la guerra del Golfo, l’Irak e prima il Vietnam e le molte guerre e guerriglie che hanno imperversato senza tregua mi hanno sempre trovato partecipe nell’angoscia.


Noi italiani, che dal 1945 non abbiamo più avuto guerre sul nostro territorio, non siamo stati esenti da dolori di ogni tipo perché la fragilità ci appartiene e la salute sta diventando davvero un privilegio.

Malattie, dolori, invalidità e tragedie fisiche e mentali sono stati imprescindibili motivi di angoscia per molti. Su tutte le latitudini, questo bagaglio di sofferenza non risparmia nessuno, in nessun angolo di questo nostro mondo.

Non basta ? No evidentemente. perché lasciamo che intervenga l’avidità, la crudeltà, la lucrosità smodata, l’interesse soggettivo e quant’altro sia atto a fomentare odio e di conseguenza guerra e distruzione.

E in quest’ambito non c’è che l’imbarazzo della scelta 1 Mine antiuomo, armi chimiche, bombardamenti stupri, violenze, torture.

Per forza, bisogna distogliere il pensiero, imboscarsi nell’indifferenza, girare lo sguardo da un’altra parte, per non morire a nostra volta nello strazio di visioni come quelle di bimbi mutilati, resi orfani dalla forma di cattiveria più impalpabile che ci trova SEMPRE indifesi.

Una volta erano gli uomini che “andavano alla guerra”. Adesso è la guerra che va a scovare l’umanità e – senza lasciarle vie di scampo - la strazia senza pietà.

Non ci ribelleremo mai al sacrificio di molti per l’interesse di pochi? Gli obiettori di coscienza non diverranno mai una collettività che comprende indistintamente tutti quello che sono costretti a morire per interessi che non sono i loro ?

Sono stanca, stanca di guardare avanti con poche liete prospettive per il futuro. Non per me, che sono diretta altrove! Ma per quelli che si odiano per ragioni politiche, per stupide ragioni di interessi meschini, mentre dovrebbero invece, impegnarsi per prospettare un futuro migliore ai loro figli.

Se conoscessi il segreto per il raggiungimento di una pace stabile, darei quel che resta della mia vita pur di rivelarvelo, ma non ce l’ho. Voi dovrete cercarlo, dentro e fuori di voi.

Considerata la nostra soggettiva impotenza vi rivolgo un solo invito : non guardate lontano! Gestite al meglio ciò che vi è stato riservato e siate un esempio perseguibile per i vostri familiari, grandi e piccoli. r.m.


8 commenti:

  1. Carissima Renata, di getto (il tuo post meriterebbe una riflessione più accurata) condivido giornalmente la tua delusione, siamo proprio dei..testoni, l'uomo ripete sempre le stesse "cattiverie". Guerre, ingiustizia, avidità, egoismo. Anche per me è impossibile guardare altrove, fingere di non vedere non mi riesce io voglio vedere e scegliere. Così cosciente che tutti siamo diretti "altrove" come dici tu, trovo la logica di districare i nodi personali, famigliari, di vicinato, per incominciare sono contro le guerre che mi sono prossime...per incominciare e per non sentirmi ipocrita, un abbraccio, buona giornata A.

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  2. Sono rimasta senza parole... e improvvisamente penso al futuro dei miei bimbi... rifletto, e ritornerò...

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  3. Cara Renata, la tua riflessione è molto profonda e fa riflettere.
    Il mondo è governato da interessi egoistici che sempre nella storia ha portato a dei conflitti.
    Se noi prendessimo un soldato Russo e uno Giordano individualmente, sicuramente vedremmo che non si odiano e che potrebbero benissimo andare d'accordo. Tutti i popoli del mondo sono contrari alle guerre, ma purtroppo sono i vari governi che per interessi economici producono le guerre.
    Ti auguro una buona giornata
    Salvo

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  4. Grazie a tutti. ero restia ad affrontare argomenti di questa portata in un periodo festaiolo al quale tutti abbiamo aspirato per un intero anno.

    Ma l'occasione era questa e non un'altra.

    ALIZA - i nostri brevi incontri hanno già palesato chiara affinità di pensiero.
    Bravissima. bisogna cominciare nell'ambito familiare, poi col vicino di casa, col parente e così...come un sasso lanciato nell'acqua, lasciare che i cerchi si allarghino. Un abbraccione.
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    A Jasna che ho involontariamente rattristato devo una precisazione. 1940/1945, anni terribili e ancora sento la voce accorata della mia mamma che mi sussurrava "povera bambina mia!"
    La bambina è qui e può raccontare di spendide giornate e di bellissimi eventi. Jasna,non permettere alle nubi di domani ecc.ecc. ecc.
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    Caro SALVO,anche tra noi, non è faticoso capirci. Le tue precisazioni sono tutte amaramente vere.. Ma sarà bene lasciar sempre aperta la porta alla speranza. Dai, collaboriamo sempre ! E domani....chi sa.

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  5. Renatuccia non mi sono rattristata...Il tuo post pone una riflessione seria... e non c'è giorno in cui io non pensi al futuro dei miei bimbi...purtroppo in questo mondo brutto.

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  6. 1500 morti, decine se non centinaia di migliaia di profughi, senza dimenticare le guerre mai finite (iraq, afghanistan, il Darfour, i paesi dell'america latina sempre alle prese con lotte interne) hai detto bene dicendo che gli interessi economici, e l'avidità ci hanno portato dove siamo, la vendita di armi e il più grosso affare commerciale dell'intero pianeta, Bush ha finanziato la sua intera campagna presidenziale ( la 1° e la 2° ) con soldi ricavati dalla vendita delle armi.... immagina tu il resto perchè a me viene la nausea...
    So che nel nord Italia sta piovendo... spero che abbiate un po di fresco qui si schiatta dal caldo...

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  7. Ero passato per un saluto e mi sono imbattuto in questo bellissimo post. Complimenti!

    A presto, ciao

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  8. CALENDULA - Tristi pensieri i nostri, ma inevitabili! Purtroppo.

    Qui c'è ancora afa e umidità e durante la notte non c'è refrigerio.

    Ma come ben sai....tutto passa. !
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    ROMANO - Grazie. Davvero mi fa piacere risentirti. A presto.

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