sabato 9 agosto 2008

Criminalità minorile.

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Recentemente un profondo sconforto è riuscito a prevalere sul fiducioso ottimismo che mi caratterizza e ciò è stato provocato da un articolo che titolava “Minorenni uccisero pensionata : tutti fuori”.

Non è la prima volta che assoluzioni incomprensibili gettano ombre nel mio animo. Pochi giorni fa la vita di una ragazza di strada – già di per sé negativamente segnata da una sorte ostile – è stata spenta per mano di alcuni giovani e, ancora prima un altro ragazzo “incapace di intendere e di volere” è stato scarcerato dopo aver confessato di aver ucciso.

Non sempre questi minorenni meritano tanta indulgenza, perché frequentemente sono giovani allevati in famiglie che si ritenevano normali, ma sono cresciuti senza che qualcuno arginasse quel subdolo veleno che si chiama egoismo.

Nell’individuo l’egoismo è una componente quasi naturale e contrastarlo è fatica costante che deve essere supportata da interventi quotidiani, Il piccolo, delicato seme dell’altruismo quando nasce spontaneo rappresenta un privilegio, ma nella maggioranza dei casi, deve essere inserito con incessante attenzione. E i risultati non sono né certi, né omogenei e nemmeno costanti.

Davanti a manifestazioni estreme che sfociano nel dispregio della vita altrui si delinea come unico deterrente la reazione esemplare della società. Decisioni svincolanti come quelle indicate nella premessa, potrebbero rappresentare un pericolosissimo, accattivante preludio a comportamenti sconsiderati, per alcuni minorenni per i quali il concetto di bravata ha peso da tempo l’originaria connotazione.

Anche soltanto essere presenti e non opporsi ad azioni delittuose, non ha proprio niente a che vedere con la solidarietà di gruppo che è ben altra cosa.

E’ impegnativo, arduo e problematico condannare duramente chi invoca il perdono ……ma è immorale e pregiudizievole porre in secondo piano le vittime che, senza colpa alcuna sono state private del loro futuro. r.m.

7 commenti:

  1. Al bar dove lavoro mi capita quotidianamente di vedere gruppi (branchi?) di giovani che si riempiono in modo grottesco di birra, bestemmiano, si comportano sguaiatamente e, dopo aver tracannato abbondantemente, vanno in giro a scorazzare sugli scooter. Non ho molta fiducia nella bontà delle nuove generazioni...che trovano poi via libera nell'eccessivo permissivismo dei genitori e nel lassismo di chi amministra la giustizia. Ho un figlio di 12 anni e ti confesso che a volte ho paura. Confido nella buona sorte e nei pochi insegnamenti che spero io e suo padre stiamo riuscendo a impartirgli.

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  2. Le cose non sono mai tutte bianche o tutte nere. I ragazzi che fanno volontariato sulle ambulanze ci sono, i ragazzi onesti ci sono. Certamente frequentano poco i bar, ma il mondo è sempre stato in equilibrio tra Bin Laden e Madre Teresa di Calcutta. Faccia ognuno del suo meglio, specialmente in veste di genitore. E non mollare ! Sei dalla parte giusta. Ti abbraccio.

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  3. Ciao Renata, concordo perfettamente con le tue riflessioni, però c'è un'altra faccia della medaglia che non viene mai presa in considerazione:
    Io abito in un condominio popolare di cento famiglie, abbiamo un cortile grande dove i bambini e adolescenti possono giocare in sicurezza, ma pertroppo ci sono alcuni anziani che continuamente sgridano questi ragazzi, riprendendoli se giocano a palla o se fanno giri in bici. Il risultato è che questi ragazzi disprezzano gli anziani e non possono vederli. Quante volte ho avuto accese discussioni con altri cooinquilini pre difendere il diritto di questi ragazzi a giocare.
    Un caro saluto
    Salvo

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  4. Ciao SALVO - BENEDETTI I CORTILI ! si rientrava, dopo la scuola, alle 16 circa,si arraffava un bel panino con marmellata o altro e si correva in cortile. Due ore di gioco (intenso)e poi si rientrava ; compiti, cena e alle 21 /21,30 ...a nanna. E non c'era bisogno d'altro. Ma le famiglie si impegnavano a far rispettare i regolamenti NON SCRITTI : d'estate, mai in cortile prima delle 16. A salvaguardia dei diritti di chi voleva riposare. C'è sempre il modo giusto per convivere. Basta avere la volontà di affrontarlo. Ciao Salvo, buon pomeriggio.
    P.S. I vecchi accidiosi sono una grave piaga, è verissimo.

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  5. Su questo argomento sarei spietata... altro che indulti o permessi di buona condotta... non c'è ritegno, rispetto... solo rabbia. Si pretende di salvare il salvabile cercando di educare questi giovani in riformatorio istruendoli e insegnandoli un lavoro... ma io mi chiedo: non riesce la società di oggi con scuole o quant' altro ... ci deve riuscire un carcere o un riformatorio? E' giusto dare sempre una seconda possibilità... ma è anche giusto far rispettare le pene inflitte. Solo e non altro per rispetto e per una sete di giustizia alle famiglie delle vittime a cui è stato tolto il futuro. chiudo per non dilungarmi... a fare discorsi fatti e rifatti... ciao Renata.

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  6. ieri in Gran Bretagna è stato condannato all'ergastolo un ragazzino di 16 anni che ha accoltellato a morte un ragazzino di 14, non faccio che pensarci... capisco il dolore dei genitori,capisco che questo ragazzino ha tolto la vita ad un'altro... ma vogliamo parlare anche dei contesti sociali in cui vivono questi ragazzi, e vogliamo parlare del fatto che se i genitori sono benestanti non vuol dire che siano bravi genitori? una vita è andata persa...ma perchè perderne un'altra?
    dall'altra parte cè l'Italia con i suoi finti buonismi che suonano più come menefreghismi, troppo comodo chiudere gli occhi dire è stata una ragazzata e lasciarli al loro destino senza fargli capire nulla, senza insegnarli nulla...le pene ci devono essere, pene severe nei limiti. Quando i due ragazzi di novi ligure sono stati condannati a 16 anni erano tutti scandalizzati, troppo poco dicevano.. la pena giusta, secondo me, usciranno adulti, il carcere cambierà i loro caratteri...spero in meglio,
    un bacio calendula

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  7. Jasna - Io auspico una maggior severità perchè non credo che l'eccessiva indulgenza aiuti sia positiva.Anche se con minor veemenza, credo di aver dimostrato la mia condivisione. buona serata.
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    CALENDULA - con te il discorso richiederebbe approfondimento. Però io ribadisco che tutta la mia partecipazione è per le vittime. Gli assassini se (come pensi) possono essere recuperati, scontino però la loro punizione senza sconti e senza agevolazioni. EriKa che ha ucciso con premeditaqione e con inaudita ferocia madre e fratellino, è recuperabile? Io credo alle mele marce, da togliere dal cesto. L'ho già detto e mi sento di ripeterlo. Quando c'è premeditazione e ferocia ho pochissime speranze per un eventuale recupero. Chi ha la pazienza criminale di sezionare un cadavere, davvero pensi che sia recuperabile ?
    Diverso il caso che citi.L'ergastolo,per un ragazzino di 16 anni che accoltella senza premeditazione, va bene come deterrente esemplare, ma dovrebbe prevedere il tentativo di riabilitazione e l'eventuale decurtazione della pena.
    Ma naturalmente questo è solo un flash. Ricambio il bacio cara Calendula.

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