E' vero. Essere buoni ci gratifica, ci gonfia di noi stessi, per essere giusti è necessario riconoscere i propri errori e sopra tutto guardare agli altri, alle ragioni degli altri e questo ci fa sentire stupidi, nel senso che ci stanno fregando. Dalle mie parti si dice: Do volte bon, stupido. Cioè: chi è buono per due volte è stupido. Penso che arriviamo a dire chi rispetta la legge è stupido. Adesso mi viene da fare una battuta: infatti una volta sui muri scrivevano: stupido chi legge....ma perdonami!! mi sono lasciata prendere, sono una chiaccherona, ho scritto un romanzo, ti saluto A.
Aliza - Intervento graditissimo. Sulla bontà sei stata chiara e sono certa che concordi anche sulla difficoltà di "essere giusti". Anzi io credo che sia una delle imprese più ardue. Un abbraccio.
E' vero: essere giusti è un impresa ardua. Penso però che l'esser giusti vada di paripasso con l'obiettività, anzi mi correggo penso che raggiungere l'obiettività sia condizione necessaria per essere giusti. Sì perché se non si mantiene l'obiettività con cosa si può misurare l'essere giusti? Noi giudichiamo secondo un puntoi di vista soggettivo, cioè quello che è giusto per me può nbon essere giusto per un altro. Ma se riusciamo a salire sul gradino dell'obiettività, mantenendoci, quindi, distaccati dal nostro atavico egoismo possiamo incominciare ad essere giusti. Ho fatto un discorso un po' farraginoso, spero di essere stato comprensibile. Un buongiorno e un abbraccio mattutino.
Bel BLOG, non eccessivo e leggibile nella sua interezza. Conservare questa misura, eliminando man mano cose superate o metterle in un collegamento a parte tipo "OLD"
ANGY - Non sei per niente faraginosoi e hai ragione su tutto. Il grande, faticoso prioritario traguardo è l'obiettività. Applaudo. Un besito. -----------------------------------
Azzurro ! Benvenuto, qui ci si da tutti del tu, caro e gentile Prof. Spero che la cosa non disturbi.
Le tue osservazioni sono giuste. Il fatto di togliere il sovraccarico mi attira molto.
Non mi andava l'idea di eliminare perchè i commenti (quali che siano) mi sono cari.
Spero di riuscire ad eliminarti. ---------------------------------- LUCIGNOLO, sempre interessante. "mala tempora currunt" è comprensibile anche per chi non ha fatto studi classici ed è profondamente vero, in ogni tempo (l'umanità non cambia)
Il diminutivo nel nome è divertente e conclusivo di una acuta osservazione.
Sull'obiettività e i bicchiere mezzo pieno sono d'accordo.
""Tutti i commenti che non evidenziano almeno il nome di battesimo dell'estensore in modo chiaro e leggibile saranno cestinati. Saranno graditi i commenti inerenti ai contenuti del post. Eventuali scambi o divergenze di opinioni tra gli ospiti è oppurtuno che trovino collocazione nelle rispettive e mail. Grazie. Renata. ""
E' vero. Essere buoni ci gratifica, ci gonfia di noi stessi, per essere giusti è necessario riconoscere i propri errori e sopra tutto guardare agli altri, alle ragioni degli altri e questo ci fa sentire stupidi, nel senso che ci stanno fregando. Dalle mie parti si dice: Do volte bon, stupido. Cioè: chi è buono per due volte è stupido. Penso che arriviamo a dire chi rispetta la legge è stupido. Adesso mi viene da fare una battuta: infatti una volta sui muri scrivevano: stupido chi legge....ma perdonami!! mi sono lasciata prendere, sono una chiaccherona, ho scritto un romanzo, ti saluto A.
RispondiEliminaAliza - Intervento graditissimo. Sulla bontà sei stata chiara e sono certa che concordi anche sulla difficoltà di "essere giusti". Anzi io credo che sia una delle imprese più ardue. Un abbraccio.
RispondiEliminaE' vero: essere giusti è un impresa ardua. Penso però che l'esser giusti vada di paripasso con l'obiettività, anzi mi correggo penso che raggiungere l'obiettività sia condizione necessaria per essere giusti.
RispondiEliminaSì perché se non si mantiene l'obiettività con cosa si può misurare l'essere giusti?
Noi giudichiamo secondo un puntoi di vista soggettivo, cioè quello che è giusto per me può nbon essere giusto per un altro. Ma se riusciamo a salire sul gradino dell'obiettività, mantenendoci, quindi, distaccati dal nostro atavico egoismo possiamo incominciare ad essere giusti.
Ho fatto un discorso un po' farraginoso, spero di essere stato comprensibile.
Un buongiorno e un abbraccio mattutino.
Bel BLOG, non eccessivo e leggibile nella sua interezza. Conservare questa misura, eliminando man mano cose superate o metterle in un collegamento a parte tipo "OLD"
RispondiEliminaAzzurro
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaBuono c'è del buono in tutti !
RispondiEliminaGiusto, è parola pesante, specie in questo periodo, "mala tempora currunt".
Anche chi osava il nome, metteva Giustino e Giustina, forse quasi conscio che la pienezza del significato è cosa quasi irraggiungibile. ;D
Accontentiamoci e cerchiamo di esser un poco obiettivi (come dice Angelo) e meno ingiusti,
avremo il bicchiere mezzo pieno !
Buongi Buongi
ANGY - Non sei per niente faraginosoi e hai ragione su tutto. Il grande, faticoso prioritario traguardo è l'obiettività. Applaudo. Un besito.
RispondiElimina-----------------------------------
Azzurro ! Benvenuto, qui ci si da tutti del tu, caro e gentile Prof. Spero che la cosa non disturbi.
Le tue osservazioni sono giuste. Il fatto di togliere il sovraccarico mi attira molto.
Non mi andava l'idea di eliminare perchè i commenti (quali che siano) mi sono cari.
Ci risentiamo. Un caro saluto.
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"coniglio anonimo".
Spero di riuscire ad eliminarti.
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LUCIGNOLO, sempre interessante.
"mala tempora currunt" è comprensibile anche per chi non ha fatto studi classici ed è profondamente vero, in ogni tempo (l'umanità non cambia)
Il diminutivo nel nome è divertente e conclusivo di una acuta osservazione.
Sull'obiettività e i bicchiere mezzo pieno sono d'accordo.
Buona domenica. te agradezco mucho!
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