-------------------------------------------------------------------------------------Liti di coppia - Litigare è un esercizio per l’intelligenza. Ci sono casi in cui basta un’inezia per far volare un piatto.
Casi in cui, anche di fronte a piccoli, ma cocenti drammi, si evita di parlare e si adotta la tecnica del gelido distacco. E’ quest’ultimo caso il più pericoloso perché il rancore resta dentro di noi e genera solitudine. In fondo la lite violenta è pur sempre un mezzo, anche se esasperato, di comunicazione.
Il dramma vero si delinea quando in una coppia diventa inutile parlare. Non verbalizzare il litigio significa non riconoscere il partner, in concreto “eliminarlo”. Un partner con cui non ci si confronta viene idealmente ucciso.
In fondo il silenzio, la lite interiorizzata rappresenta la totale sfiducia nella possibilità di cambiare qualcosa. E’ la sottolineatura di un situazione deludente (ma irrinunciabile) che non ci si dà più la pena di analizzare e correggere.
Bisognerebbe anzitutto essere capaci di rinunciare a volere il nostro partner come lo sognavamo. Rispettarne invece, i bisogni e la personalità e coltivare il desiderio di scoprire le cause profonde delle incomprensioni evitando di fermarsi alle ragioni più comode e superficiali.
Ciò per cui abbiamo, in silenzio, rinunciato a lottare potrebbe, senza il minimo fruscio, uscire definitivamente dalla nostra vita.
Chiediamoci, ogni tanto : “E’ questo che vogliamo ?”.
Se la risposta è no, ricordiamo che litigare è una prova d’amore.
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SONO PIENAMENTE D'ACCORDO !!!
RispondiElimina(e non era ancora successo che non trovassi da polemizzare...)
Preciserei che le forze nelle diatribe siano profuse per sviscerare il caso, per trovare le motivazioni al fondo, e non al semplice appianamento per il quieto viver.
Buongi Buongi
""SONO PIENAMENTE D'ACCORDO !!!""
RispondiEliminaLucignolo, ti sto sorridendo.
ma per quanta forza si può profondere, se il partner si isola, chiudendoti la porta in faccia, la volontà di uno/a non basta per equilibrare le forze.
RispondiEliminaConcordo pienamente, però personalmente preferirei che i litigi non esistessero... perché penso che litigare sarà un'arte ma a lungo andare avvelena la coppia!
Un abbraccio mattiniero
Ciao Renata, i tuoi post insegnano sempre qualcosa... se non altro a riflettere... la discussione o il litigio ... Fa riflettere, fa crescere la coppia che ha voglia di comunicare e di capire. D'altronde, non si nasce tutti uguali , ed è quasi inevitabile non avere delle divergenze di opinione.
RispondiEliminaL'intelligenza sta capire il punto d'incontro , e fare un passo avanti , mano nella mano.
Ciao Renata ti saluto affettuosamente, perchè non so se riuscirò a passare prima di domenica.... vado al mare con la mia famiglia.....
ho messo un NON in più ma confido che tu capisca ugualmente.
RispondiEliminaANGELO - sul blog si parla "in generale".
RispondiEliminaLe anomalie, le eccezioni, e nel caso che citi, il rifiuto, dovranno essere gestiti diversamente.
Se trovi una porta chiusa, dovrai, forse, avere pazienza, ma sari tu solo a poter risolvere.
Un abbraccio.
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JASNA - grazie e...buona vacanza. Quel "non" che si è inserito non ha disturbato il concetto, chiarissimo. Buena vida.
il litigio è comunque aver agito un disagio, anzichè averlo represso. Il modo , forse, sbagliato ma certamente molto importante perchè si possa discutere, dialogare, ripristinare qualcosa...
RispondiEliminaè un piacere leggerti, cara Renata.
Concordo col tuo post, alle volte poi una sana litigata non guasta, la pace è anche più gustosa!
RispondiEliminaMa alle volte certi eventi ti mettono la vita di fronte e nonostante si abbia lottato e condiviso una vita con una persona, se non ci si capisce l'unica soluzione è chiudere, l'amore ad un certo punto non basta più, senza affinità mentale, e la cosa più triste che la felicità di uno diventa la tristezza dell'altro!
Ciao
MICHELE - ""Il modo , forse, sbagliato ma certamente molto importante perchè si possa discutere, dialogare, ripristinare qualcosa...""
RispondiEliminaParole tue = una sintesi delle molte mie.
Grazie per essere così gentile.
Ah è per questo che mi son separato 3 volte..:)
RispondiEliminaScherzo Renata. sei saggia come sempre un caro saluto
ISTHAR - La situazione alla quale alludi ci ricorda che - talvolta - due persone percorrono lo stesso sentiero, ma non restano vicine.
RispondiEliminaHanno "andature" diverse colgono visioni differenti e, alla fine, si accorgono di avere anche...traguardi diversi.
La conclusione è il fallimento di un progetto comune. Un abbraccio.
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HOLDEN - A volte scherzando...si dice la verità.
Tre volte sanno di recidiva, ma...
forse ripensare, correggere il tiro, non nuoce.
Un saluto affettuoso.
Più che un fallimento io preferisco pensare alla fine di un percorso comune e l'inzio di un altro solitario.
RispondiEliminaTutto serve e se una persona si accorge seppur dopo parecchi anni, che senza comprensione non si va avanti meglio dare un taglio, io ho fatto così!
Mamma mia ora riesco a parlarne tranquillamente anche se la decisione è stata la mia!
Ciao io domani parto per le vacanze a presto!
Un abbraccio forte per una notte serena...
RispondiEliminaISTAR - La fine di un percorso comune non è una prosecuzione necessariamente solitaria.
RispondiEliminaMai dire mai ! La vita a volte sorprende anche piacevolmente.
L'importante è sentirsi liberi e non SOLI !
C'è una notevole differenza,lo sappiamo.
Ti abbraccio senza superficialità.
Fai buone serene vacanse.A presto.
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Angelo, lo sai che ti sento sempre con piacere e ricambio l'abbraccio.