-------------------------------------------------------------------------------------
La domanda :- «Renata, lei crede di riuscire a parlarmi esaurientemente dell’amore»? Che bella l’ansia in quegli occhi attenti! L’interlocutrice ha trent’anni e qualche esperienza alle spalle. Certo, possiamo parlarne, ma esaurientemente è un aggettivo impegnativo.
Ho discusso e scritto frequentemente dell’amore e so bene che, quando l'occasione é favorevole, affiorano sentimenti tenuti in ombra dalla frenesia del vivere, ma - per quanto attiene alla coppia - la parola “esaurientemente” ostacola. Nell' amore troviamo sfumature, bisogni dell’anima, esigenze personali che presentano tante e tali sfaccettature da rendere impossibile la loro adattabilità generalizzata.
Per come lo vedo io, l’amore è sempre farcito di parole come "forse", "vorrei" e "chissà", ma si fonda soprattutto sulla reciprocità, che richiede un graduale assestamento. Inizialmente attiene quasi essenzialmente alla sfera dei sensi (è epidermico, olfattivo, impalpabile e soprattutto inspiegabile) ma, nel suo procedere avanza richieste che appaghino anche la mente, il carattere, le esigenze concrete.
Ed è questo lo scoglio contro il quale si infrangono le onde irrazionali della passione. La quotidianità ci pone davanti alla nostra fragilità e a quella del partner evidenziando l’impossibilità di incarnare eternamente un ideale. E soltanto quando la passionalità riuscirà a convivere con la quotidianità l’amore potrà, finalmente, instaurarsi. A questo punto prenderà forma quel sentimento profondo che cercherà di comprendere, di adattarsi, di tollerare. Insomma... di amare veramente.
Questo ho detto alla mia giovane amica, perché soltanto questo ho saputo dire. - Mi rimane sempre il dubbio di non essere stata del tutto esauriente. Esprimo comunque il convincimento che anche in tema di sentimenti si possono fare conquiste, spesso faticose, ma certamente appaganti. Auguro a tutti di avere, almeno, la voglia di provarci.r.m.
Ho discusso e scritto frequentemente dell’amore e so bene che, quando l'occasione é favorevole, affiorano sentimenti tenuti in ombra dalla frenesia del vivere, ma - per quanto attiene alla coppia - la parola “esaurientemente” ostacola. Nell' amore troviamo sfumature, bisogni dell’anima, esigenze personali che presentano tante e tali sfaccettature da rendere impossibile la loro adattabilità generalizzata.
Per come lo vedo io, l’amore è sempre farcito di parole come "forse", "vorrei" e "chissà", ma si fonda soprattutto sulla reciprocità, che richiede un graduale assestamento. Inizialmente attiene quasi essenzialmente alla sfera dei sensi (è epidermico, olfattivo, impalpabile e soprattutto inspiegabile) ma, nel suo procedere avanza richieste che appaghino anche la mente, il carattere, le esigenze concrete.
Ed è questo lo scoglio contro il quale si infrangono le onde irrazionali della passione. La quotidianità ci pone davanti alla nostra fragilità e a quella del partner evidenziando l’impossibilità di incarnare eternamente un ideale. E soltanto quando la passionalità riuscirà a convivere con la quotidianità l’amore potrà, finalmente, instaurarsi. A questo punto prenderà forma quel sentimento profondo che cercherà di comprendere, di adattarsi, di tollerare. Insomma... di amare veramente.
Questo ho detto alla mia giovane amica, perché soltanto questo ho saputo dire. - Mi rimane sempre il dubbio di non essere stata del tutto esauriente. Esprimo comunque il convincimento che anche in tema di sentimenti si possono fare conquiste, spesso faticose, ma certamente appaganti. Auguro a tutti di avere, almeno, la voglia di provarci.r.m.
Carissima Renata, oggi hai postato un bel quesito.
RispondiEliminaL'amore, facciamo subito una distinzione. esiste l'amore e l'innamoramento.
L'innamoramento è una tempesta che coinvolge tutti i nostri sensi, ci accieca, non vediamo i difetti dell'altro, qualsiasi banalità dice l'altro, per chi è innamorato non ha importanza, ogni suo atteggiamento e per noi importante, nel pensiero di chi è innamorato c'è solo l'altro, è un sentimento che dà sofferenza ma anche gioia. Una sua telefonata ci fa toccare il cielo e cosi via.
L'amore invece, è quando si è superata la fase dell'innamoramento e allora, ci si quieta, si è più sereni, questa fase l'ai spiegata molto bene tu Renata.
Ti mando un affettuoso abbraccio
Salvo
Ciao Renata,è un bel dilemma...amore-passione,penso che siano delle fasi della nostra vita,come tu hai ben descritto,ed è solo il quotidiano,il saperci confrontare,con le nostre e le altrui fragilità,che ci permette in seguito di instaurare un rapporto vero d'amore.Sono daccordo con Salvo,che ben ha descritto il passaggio dei vari momenti;la passione finisce,a volte cambia,con il tempo,ma l'amore,l'intesa tra due persone che vivono insieme crea un forte legame emotivo,difficile da descrivere,solo da vivere,ognuno con la propria esperienza.
RispondiEliminaUn caro saluto.
RosyP.
un mio spiritoso ammiratore recitava: "l'amore è la polingenetica obliterazione dell'io cosciente che s'infuria nella genesi dell'antropomorfismo universale."
RispondiEliminanon lo capivo e ridevo,non lo capisco tuttora e rido, e mi diverte questa definizione...
L' amore non si può spiegare ma lo si può toccare a rischio e pericolo di rimanere fulminati. E a questo proposito mi piace Alda Merini che dice:
"A volte Dio
uccide gli amanti
perché non vuole
essere superato
in amore".
ciao renata, buona notte.
ciao , sono ericablogger ed ho scoperto il tuo blog bello piacevole ed interessante quasi per caso; anch'io ho un blog che si chiama Pensieri in Libertà!
RispondiEliminaun caro saluto erica