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Mi disturbano alcuni interrogativi che non trovano adeguata risposta. Provo ad esporre il primo:
L’imputato si è avvalso della facoltà di non rispondere- Una legge dello Stato prevede e permette questo atteggiamento. Allora? (la domanda è sostanzialmente provocatoria) perché alle richieste dei rappresentanti dell’ordine un cittadino qualunque, non può affermare “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”? Perché la legge non lo consente. Quindi, chi è sospettato di un delitto, è più favorito rispetto ad un individuo qualunque ? Ho capito bene? Cosa vuole rappresentare questo tipo di tutela a favore di un indagato per reati, anche gravi o addirittura, di crimini ? Si vuol tutelare la persona sospetta in attesa che si consulti con il suo avvocato? Va bene ma, dopo la consultazione col suo difensore l'imputato dovrebbe rispondere, anche esaurientemente. Posso garantire che non sono sola a pormi l’interrogativo che provoca perplessità, sfiducia e insicurezza.
Ed ecco il secondo:
L'imputato chiede il rito abbreviato. Anche questa richiesta è prevista dalla legge. Quindi, anche quando é stato ritenuto colpevole in base alle indagini esperite - se sarà lui a confermarlo - la pena gli verrà ridotta (anche in maniera sostanziale). Cosa significa? Che dicendo “Si l’ho ucciso io! “ avrà un premio?
L’ affermazione é semplicistica e ancora una volta provocatoria ma, la riduzione di un terzo della pena é reale ed eccessiva pur tenendo conto che é stata istituita per favorire una piena confessione. I due interrogativi si pongono a fianco di alcune scarcerazioni facili che hanno avuto come conseguenza, altri furti, altri squallidi raggiri, altri morti. Chiediamo tutti più sicurezza e un po’ di fiducia nella giustizia, ma questo si verificherà quando ogni reato sarà severamente punito perché questo è il deterrente.
Qualsiasi legge può essere modificata, migliorata, se è risultata carente o addirittura permissiva. Quindi? I miei lacunosi tentativi di approfondimento saranno ritenuti sbrigativi, ma credo meritino attenzione. r.m.
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Mi disturbano alcuni interrogativi che non trovano adeguata risposta. Provo ad esporre il primo:
L’imputato si è avvalso della facoltà di non rispondere- Una legge dello Stato prevede e permette questo atteggiamento. Allora? (la domanda è sostanzialmente provocatoria) perché alle richieste dei rappresentanti dell’ordine un cittadino qualunque, non può affermare “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”? Perché la legge non lo consente. Quindi, chi è sospettato di un delitto, è più favorito rispetto ad un individuo qualunque ? Ho capito bene? Cosa vuole rappresentare questo tipo di tutela a favore di un indagato per reati, anche gravi o addirittura, di crimini ? Si vuol tutelare la persona sospetta in attesa che si consulti con il suo avvocato? Va bene ma, dopo la consultazione col suo difensore l'imputato dovrebbe rispondere, anche esaurientemente. Posso garantire che non sono sola a pormi l’interrogativo che provoca perplessità, sfiducia e insicurezza.
Ed ecco il secondo:
L'imputato chiede il rito abbreviato. Anche questa richiesta è prevista dalla legge. Quindi, anche quando é stato ritenuto colpevole in base alle indagini esperite - se sarà lui a confermarlo - la pena gli verrà ridotta (anche in maniera sostanziale). Cosa significa? Che dicendo “Si l’ho ucciso io! “ avrà un premio?
L’ affermazione é semplicistica e ancora una volta provocatoria ma, la riduzione di un terzo della pena é reale ed eccessiva pur tenendo conto che é stata istituita per favorire una piena confessione. I due interrogativi si pongono a fianco di alcune scarcerazioni facili che hanno avuto come conseguenza, altri furti, altri squallidi raggiri, altri morti. Chiediamo tutti più sicurezza e un po’ di fiducia nella giustizia, ma questo si verificherà quando ogni reato sarà severamente punito perché questo è il deterrente.
Qualsiasi legge può essere modificata, migliorata, se è risultata carente o addirittura permissiva. Quindi? I miei lacunosi tentativi di approfondimento saranno ritenuti sbrigativi, ma credo meritino attenzione. r.m.
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ohi, ohi, ohi.... che articolo!!!
RispondiEliminacerco di risponderti brevemente (anche perché il discorso è veramente lungo).
L'art. 64 comma 3 lettera b) del Cod.Proc.Pen. recita: salvo quanto disposto dall'articolo 66, comma 1, ha facoltà di non rispondere ad alcuna domanda, ma comunque il procedimento seguirà il suo corso.
Anche se non risponde, non importa. Ci sono le prove. Prove che, se chi segue il caso le ha raccolte con dovizia e i magistrati fanno bene il proprio dovere non danno vie di scampo agli indagati.
per quanto riguarda il rito abbreviato ti posso dire che:
(Art 438 ss. c.p.p.), consente la risoluzione in tempi brevi del processo. L’imputato può chiedere che il processo sia definito all’udienza preliminare allo stato degli atti, salvo quando l'imputato subordini la richiesta a un'integrazione probatoria ovvero il giudice ritenga di non poter decidere allo stato degli atti e assuma, anche d’ufficio, gli elementi necessari ai fini della decisione (art. 438 c. 5 e art. 441 c. 5).
Terminata la discussione, il giudice pronuncia la sentenza che può essere di proscioglimento o di condanna, nel qual caso la pena, determinata tenendo conto di tutte le circostanze, è diminuita di un terzo. La pena dell'ergastolo è sostituita con la reclusione a 30 anni (quindi assassinio senza attenuanti ci muore in carcere, almeno dovrebbe).
Il nostro è un sistema vecchio, ma piano piano le cose stanno cambiando.
Spero di essere stato esauriente e averti levato qualche dubbio meglio di così non so come posso esprimermi.
BUONA GIORNATA E UN ABBRACCIO SENZA RITO ABBREVIATO :D
Chiedo scusa per la lungaggine del mio commento, che potrebbe risultare particolarmente noioso.
RispondiEliminaComunque volevo aggiungere che nel nostro sistema giuridico di falle ce ne sono tante e il rito abbreviato o la facoltà di non rispondere sono inezie.
Addirittura la facoltà di non rispondere sembra fatta ad hoc per gli avvocati. Questi si presentano con il proprio assistito, alla fatidica domanda rispondono di avvalersi di questa facoltà, e solo per la presenza e rispondere così scuciono almeno 250€ all'indagato.......
a ri buona giornata
ho bell'e capito che oggi sollevo un vespaio... taci boccaccia mia!
RispondiEliminaUn abbraccio sincero, renata, e di nuovo scusa per questo mio presenzialismo, oltremodo maleducato, in casa tua.
adb
ANGELO : grazie ! E' bene sempre chiarire. Ho letto. Ho avuto conferma alle mie intuizioni e confermo il mio parere. Sono tutte indulgenze che alle persone oneste NON SERVONO. Aiutano invece gli indagati. E c'è di più. Un pedofilo, reo confetto ha la possibilità di coprirsi il volto. NON E' GIUSTO. NON E' GIUSTO. Certo, ci sono ben altre carenze, ma anche queste non devono essere sottovalutate.
RispondiEliminaNon hai niente di cui scusarti. A presto.
Mi scuso per il "confetto". Era evidentemente "reo confesso".
RispondiEliminaCarissima Renata,
RispondiEliminacome sempre esprimi in modo chiaro le pecche e gli errori della nostra società e ti fai portavoce dei disagi, delle paure e delle sofferenze che affliggono le persone oneste, le persone che vivono nel rispetto degli altri e di se stessi; persone che, nella nostra società, hanno purtroppo molto da temere. Non così i peggiori delinquenti.
Una piccola domanda mi si affaccia alla mente: com'è l'animo di chi è preposto a fare, modificare, correggere le leggi?
Il mio buon giorno e mille besitos.
Legittime domande sono sempre le tue, Renata.
RispondiEliminaPurtroppo non ho risposte positive.
Ti abbraccio forte e buona giornata!
se mi è concesso dirlo al pedofilo la faccia gliela coprirei... io ma con un randello!
RispondiEliminaCapisco il tuo disappunto, perché è anche il mio.
Zahxara. Non avevo dubbi. Lo so che la pensiamo allo stesso modo e su questi temi raramente ho trovato contestazioni. Peccato che tutto continui senza le attese modifiche.Sarebbe bene riservare trattamenti comprensivi e di tutela ai cittadini onesti. Io credo ! Grazie per la visita graditissima.----------------------
RispondiEliminaCara Dama Verde, è sempre un piacere leggerti.Anche tu hai ragione, è difficile avere risposte. Dovrebbero trovarle i funzionari preposti, la legislazione e chi deve farla rispettare. Buona serata a te. cara Dama.-------------------------
Con Angelo sarei d'accordo ma, se non è possibile li obblighino almeno a mostrare la faccia. Sarebbe giusto e sarebbe opportuno. Buona serata.
Penso che il nostro sistema giudiziario - nella sua totalità - sia molto avanzato. Peccato,però, che all'atto pratico le misure garantiste siano prevalenti mentre si perde per strada il binomio reato-pena, quasi che quest'ultima sia accessoria e non adeguatamente garantita.
RispondiEliminaP.S. complimenti per il blog,scoperto così, navigando.
Benvenuto Michele. un nuovo ospite è sempre gradito. Qui, mi piacerebbe cantare "Aggiungi un posto a tavola, che c'è un amico in più...." L'amico si intratterrà? tornerà ? Chissa ! La porta è aperta e sarai il benvenuto. a presto.
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