A noi ragazze può capitare (dopo i cinquant’anni) di notare nel nostro critico, attento sguardo , una lieve preoccupazione e l’ombra della delusione.
Qualche rughetta che non è più "d'espressione", un persistente gonfiore sotto gli occhi ...e altro.
Quando è successo a me, non ho trovato di meglio che reagire con veemenza.
” Ragazza - mi sono detta - non cominciare! Goditi l’oggi perchè... tra dieci anni sarà peggio! E sarà un peggioramento da festeggiare perchè significherà che "ci sei".
Chiaro ?
Chiaro!!!
RispondiEliminae per quanto riguarda le rughette...
qualche tempo fa sentii dire ad una signora: ... io ho impiegato anni per avere queste rughe, e ne vado fiera!!!"
Lieto che tu ci sia!
Un abbraccio sorridente!
L'importante è che il cervello non abbia rughe, le altre con un po' di fondotinta se proprio ti danno fastidio le puoi sempre coprire.
RispondiEliminaPoi dipende dalle situazioni, qualche rughetta qua e là significa che si è vissuto, una faccia liscia come una palla da bowling a quarant'anni fa pensare, dopo i cinquanta comincia a far ridere a sessanta diventa grottesca e a settanta comincia a far paura.
Certo che se una porella a trent'anni è già rivestita di uno strato di ragnatele, concordo col botulino, il lifting o qualsiasi altro miracolo della chirurgia estetica.
Le rughe della vecchiaia formano le più belle scritture della vita, quelle sulle quali i bambini imparano a leggere i loro sogni.
RispondiEliminaPOESIA A PARTE:
Ci si accorge di diventare vecchi quando la spesa delle candeline supera quella della torta!
baci Silvia
Grande renatuccia ... mi fai impazzire! mi fai sorridere tantissimo con i tuoi post vorticosi...
RispondiEliminarenata ti regalo un bel sorriso... ti piace questa foto?
RispondiEliminaSon passato e non ti ho trovato...
RispondiEliminati lascio il solito cioccolatino così saprai che son trapassato!!
Forse è meglio lasciare le rime agli esperti!!!
Buona notte renata cara...
Renata, sei deliziosa!
RispondiEliminaGlittervictim ha ragione e Silvia è sempre superlativa e nelle poesie e nelle battute.
Che bel salotto, cara Renata!
Ma TU, dove sei???
ciao sono angela.. se ti piace leggere passa dal mio blog dove sto pubblicando un romanzo a puntate . se passi fammi sapere che ne pensi.. Ti va di scambiare link?
RispondiEliminaLa Felicità, passa in gran parte da qui, l'accettazione di se stessi e il vedere con nuovi occhi quel che ci succede, le pieghe della nostra vita sono imprevedibili, ma restan caratteristiche uniche della nostra esistenza, più esclusivi di così !
RispondiEliminaPer un'ottimista non esiste il peggio, esiste solo il diverso da come era; un'altra stagione porterà altri fiori, no, non posson essere gli stessi della primavera precedente...
Buongi Buongi
Prima ancor d'andare a letto
RispondiEliminaVi ho risposto con affetto
Ho rivolto poi ad ognuno
un pensiero per ciascuno
ma un malevolo destino
ha poi messo lo zampino
e di colpo ha cancellato
ciò che avevo compilato.
Or non rifo, ma vi abbraccio
e all'affetto mi riallaccio
Spera d' essere perdonata
questa amica un po' imbranata!
Lucignolo ! Che bel pensiero hai espresso stamattina. C'è tanta verità nelle tue parole. E credo che nel mio cuore si intraveda tanto amore. Per la vita soprattutto, accettando il bello e il brutto. Un salutone.
RispondiEliminaFu la famosa attrice Katharine Hepburn a pronunciare, almeno per la prima volta, la frase indicata da angelo dei boschi..
RispondiEliminaEra una donna dotata di grande fascino che conservò anche in età avanzata, nonostante, appunto le mille righe che le segnavano il volto.
Un caro saluto
Arianna
Arianna, hai ragione! Frequentemente il fascino, non ha niente a che vedere con la bellezza. La grande Katharine ne è un esempio. Grazie
RispondiEliminaERRATA CORRIGE
RispondiEliminaooops ho riletto il mio secondo commento volevo dire che NON son trapassato
Angelo: Era tutto chiari, comunque: grazie!
RispondiElimina-----------------------------------
Lucignolo ! sono passata da te, ho sorriso ai tuoi capelli d'argento, messi lì come un vezzo. Sono scappata perchè c'era gente e io (nessuno lo crederà, ma non importa)amo il silenzio. Mi sarei accoccolata lì vicino, per ascoltare i dolci richiami della natura! Sarà per un'altra volta.
Renata,ti vedrei proprio bene nel villaggio di Lucignolo: potresti vendere gli specchi come il tuo credo e se si rompono lui te li sa riparare
RispondiElimina