Pubblicato dal Giornale di Brescia il 3 giugno 2008
Pubblicato da Bresciaoggi il giorno 8 giugno 2008
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E’ vero, l’aspetto fisico ha importanza, ma credo sia inopportuno considerarlo il valore predominante, dedicando - anche in video - approfondimenti sulla chirurgia estetica che possono rivelarsi diseducativi. Intanto perché invitano a presumere che tutto sia disinvoltamente risolvibile e,in subordine perché raramente sottolineano la percentuale di rischio doverosamente ipotizzabile in qualsiasi intervento chirurgico.
Dovremmo invece addestrarci a ritenere l’esteriorità un valore coadiuvante, dal quale si può anche ragionevolmente prescindere. Migliorarci interiormente é traguardo certamente più impegnativo, ma alla lunga più gratificante. Valorizzare ciò che non è soggetto agli insulti del tempo sarebbe indubbiamente più positivo.
Perché non proporre modelli di robustezza interiore che aiutino ad affrontare le inevitabili avversità? Perché non orientiamo le finalità dei nostri ragazzi verso la capacità di risollevarsi dopo una caduta, addestrandoli a ricominciare dopo le delusioni, a riprendere in mano il futuro dopo una sconfitta?
Lo sconcerto e l’angoscia si insinuano profondamente nell’animo quando leggiamo – ormai troppo frequentemente – che alcuni giovani, apparentemente normali, arrivano al suicidio o al delitto, perché non reggono le inevitabili delusioni e le avversità che fanno parte di qualsiasi percorso.
Famiglia, scuola e i mezzi di divulgazione sono corresponsabili del nostro divenire e dovrebbero, in ogni occasione, proporre orientamenti validi. Non sarà certamente un bel seno, un nasino perfetto o dei glutei ben modellati che miglioreranno davvero noi stessi e la società.
Rendiamoli più forti i nostri giovani, rendiamoli consapevoli, orientando i loro sguardi verso modelli stimabili. Aiutiamoli veramente, allenandoli a conquistare con la tenacia traguardi duraturi.
Alcuni discutibili programmi televisivi orientano verso un traguardo di armonia estetica non sempre raggiungibile e quando il video si spegne, rimane la vita reale, la nostra, quella che dobbiamo affrontare con coraggio. Non è facile ma, in concreto, sempre possibile. r.m.
Pubblicato da Bresciaoggi il giorno 8 giugno 2008
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E’ vero, l’aspetto fisico ha importanza, ma credo sia inopportuno considerarlo il valore predominante, dedicando - anche in video - approfondimenti sulla chirurgia estetica che possono rivelarsi diseducativi. Intanto perché invitano a presumere che tutto sia disinvoltamente risolvibile e,in subordine perché raramente sottolineano la percentuale di rischio doverosamente ipotizzabile in qualsiasi intervento chirurgico.
Dovremmo invece addestrarci a ritenere l’esteriorità un valore coadiuvante, dal quale si può anche ragionevolmente prescindere. Migliorarci interiormente é traguardo certamente più impegnativo, ma alla lunga più gratificante. Valorizzare ciò che non è soggetto agli insulti del tempo sarebbe indubbiamente più positivo.
Perché non proporre modelli di robustezza interiore che aiutino ad affrontare le inevitabili avversità? Perché non orientiamo le finalità dei nostri ragazzi verso la capacità di risollevarsi dopo una caduta, addestrandoli a ricominciare dopo le delusioni, a riprendere in mano il futuro dopo una sconfitta?
Lo sconcerto e l’angoscia si insinuano profondamente nell’animo quando leggiamo – ormai troppo frequentemente – che alcuni giovani, apparentemente normali, arrivano al suicidio o al delitto, perché non reggono le inevitabili delusioni e le avversità che fanno parte di qualsiasi percorso.
Famiglia, scuola e i mezzi di divulgazione sono corresponsabili del nostro divenire e dovrebbero, in ogni occasione, proporre orientamenti validi. Non sarà certamente un bel seno, un nasino perfetto o dei glutei ben modellati che miglioreranno davvero noi stessi e la società.
Rendiamoli più forti i nostri giovani, rendiamoli consapevoli, orientando i loro sguardi verso modelli stimabili. Aiutiamoli veramente, allenandoli a conquistare con la tenacia traguardi duraturi.
Alcuni discutibili programmi televisivi orientano verso un traguardo di armonia estetica non sempre raggiungibile e quando il video si spegne, rimane la vita reale, la nostra, quella che dobbiamo affrontare con coraggio. Non è facile ma, in concreto, sempre possibile. r.m.
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Dici: Non è facile ma, in concreto, sempre possibile.
RispondiEliminaInutile dire che sono pienamente d'accordo, ne abbiamo già discusso altre volte.
L'educazione alla bellezza interiore è un educazione particolare. E' possibile insegnarla... ma anche l'insegnante deve essere capace.
Io dico sempre che noi siamo il prodotto di noi stessi per la società che ci circonda!
Buongiorno renata cara, bella riflessione!
Carissima Renata
RispondiEliminaL'intelligenza di un individuo non dovrebbe essere possibile imprigionarla, ma purtroppo la maggioranza della intelligenza umana è incanalata e repressa in regole sociali che prescindono dai sistemi politici esistenti.
Cara Renata sono d’accordo con te e aggiungo:
Praticamente i mass media, hanno stabilito come devono comportarsi gli individui e quindi i mass media trasmettono continuamente i canoni di come bisogna essere e apparire, Belli, ricchi, ecc… appunto non essere ma apparire, e da qui discendono tutti i comportamenti che tu Renata ai cosi bene descritto.
La Scuola, la famiglia, i mass media dovrebbero modificare in profondità il loro insegnamento nei confronti dei giovani,
Mi auguro che il tuo augurio finale, si realizzi.
Un caloroso saluto.
Salvo
vorrei aggiungere ancora qualcosina a quanto già detto:
RispondiEliminadella riflessione che hai fatto rimane purtroppo una sfaccettatura che spesso viene presa poco in considerazione: la società di oggi (con le sue corse, i suoi caro-vita che impongono due stipendi per sostentarsi, i modelli, televisivi e non, importati dagli USA e cosìvvia) tende a farti avere meno tempo libero. Spesso c'è così poco tempo che molte famiglie piazzano la prole davanti alla TV (novella e moderna, ma soprattutto economica baby sitter) mentre sbrigano le faccende domestiche. E questa prole, abbandonata a se stessa, assorbe da quella finestra magica tutto ciò che passa... ma la cosa tragica, e lo dico io con cognizione di causa avendo tre figli, è che spesso i programmi per bambini sono peggio dei programmi per gli adulti.
Ed è assodato che gli alberi si raddrizzano quando son piccoli... ma se i piccoli crescono con un bombardamento di valori diseducativi (almeno secondo la nostra cultura, la nostra etica) come si fa a incanalarli verso un obiettivo? e se pure ci riesci, la tua gioventù dovrà scontrarsi con i compagni di scuola che al 75%, o forse più, appartiene alla categoria assorbiTV e i tuoi saranno confusi (perché Tizio, Caio, Sempronio e Martino si comportano così e io cosà, forse sto sbagliando, forse i miei genitori mi hanno raccontato un sacco di barzellette....).
Ripeto il concetto che noi siamo il prodotto di noi stessi per la società che ci circonda!
Chiedo scusa per questo commento lungo spero di non aver annoiato :D
un abbraccio bello dentro!!!
adb
Le domande nel testo sono retoriche vero ?
RispondiEliminaBasti una parola, consumismo !
Fin da bambini nelle classi dell'asilo, ed anche prima, le prime attenzioni della società non per le giovani promesse, ma per i nuovi "gruppi di acquisto".
La tv e presunti programmi di approfondimento, sono proposte commerciali.
Per l'insostenibilità dell'esistere invece sarei cauto, ogni persona un'universo da esaminare prima di tirar conclusioni; certo alcuni casi avranno concause correlate con questo pessimo clima formativo, ma non sempre la moralità e i valori forti hanno risolto situazioni di crisi esistenziale, sarebbe bello e semplice.
Insegnare che si costruisce la felicità con le proprie potenzialità,
che occorre attingere alle proprie risorse per valorizzarsi, far capire che essere se stessi è di per se un valore in quanto ogni individuo è entità unica; si cresce aiutando gli altri, essendo pronti a dare e non a prendere e per dare agli altri occorre trovare un proprio equilibrio, da ricercare nel vivere per le piccolissime cose, gli attimi di ogni giorno !
Il valore più grande per un essere umano è che gli altri possano contare su di te, non per quel che hai ma per quel che sei.
Difficile far passare il messaggio a persone a cui si racconta che chi è venuto prima di te ha vissuto il boom economico e si è mangiato tutto, e che il clima economico è cambiato, va male, e per i giovani non c'è futuro, e la moralita' delle persone è sfumata e tutti provano a fregarti, perchè tutto va peggio...
Forse anche io proverei in un tal frangente a "SPARARMI TUTTE LE EMOZIONI E TUTTE LE POSSIBILITA'"...
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza ?
No, non è vero, non lo penso e non lo voglio passare questo messaggio,
dico solo che alcuni atteggiamenti o ragionamenti si possono capire.
Non condividere.
Noi modestamente cambieremo il mondo di chi ci incontra, e di chi sceglie di viverci vicino,
vi pare poco ?
Buongi Buongi.
Io vorrei fermarmi solo ad una piccola e scontata considerazione:
RispondiEliminatroppo è stato concesso alla televisione.
Gli è stato dato il potere di entrare nelle nostre vite, il potere di educare i nostri figli e, a volte (meno male non sempre), anche quello di rieducare persino gli adulti; ci inganna con modelli splendidi ma falsi e "quando la televisione si spegne" quello che rimane è una dose sempre più grande ed insostenibile di insicurezza.
Quali e quanti mali sono figli dell'insicurezza?
Quante vittime dobbiamo ancora contare nella folle corsa verso la perfezione?
Quale perfezione?
Quanti oggi si sentono bene con se stessi?
Chi oggi si puo guardare allo specchio e accogliere con un sorriso la propria immagine riflessa?
Non sto ricopiando le tue frasi, Renata; sto seguendo il percorso di riflessione che ci suggerisci.
A proposito, avrei una preghiera da farti: passa più spesso dalle mie parti a pasticciare così mi regali il doppio...... e la seconda ancora più ricca della prima!!!
Un beso.
Lucignolo, comincio con l'affermare che gli interrogativi nel testo del post sono semplici interrogativi.Se li trovi retorici, nel senso di "scontati o ampollosi"posso solo confermare che a me suonavano diversamente e li dotati di un significato affettuosamente accorato.
RispondiEliminaMentre affermi che "non sempre la moralità e i valori forti hanno risolto situazioni di crisi esistenziale" io penso a come sarebbe il panorama se "la moralità e i valori forti" fossero addirittura assenti.
Ma dato che nella frase parli di "crisi esistenziali" è ovvio che accenni anche a casi particolari che non possono e non devono essere inseriti in un contesto ampio e necessariamente approssimativo.
Fammi capire, adesso dove avrei fatto passare il torbido, stupido messaggio secondo il quale : "per i giovani non c'è futuro, e la moralita' delle persone è sfumata e tutti provano a fregarti, perchè tutto va peggio..." ????
Ho apprezzato la tua entusiastica affermazione, propria di ogni generazione che si inserisca attivamente nella società:
"Noi modestamente cambieremo il mondo di chi ci incontra, e di chi sceglie di viverci vicino,vi pare poco?""
Una frase importante nella quale credo ed ho creduto sempre. Molto prima di te l'abbiamo pronunciata noi, tanti giovani preoccupati di dare un valido apporto al prossimo.
Nel tuo commento condivisibile e attento ho trovato una perla :
"Il valore più grande per un essere umano è che gli altri possano contare su di te, non per quel che hai ma per quel che sei."
A presto, caro Lucignolo.
Angelo, concordo tanto sulla prima stringata esposizione quanto sulla seconda più dettagliata. Grazie per il contributo.
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Ciao Salvo,hai ragione ma, ogni individuo è un mondo a sé e i condizionamenti hanno spesso terreno facile in chi assorbe troppo velocemente dalla T.V. e da altri mezzi di comunicazione. Ricambio il caloroso saluto.
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Zahxara ."troppo è stato concesso alla televisione." sono parole tue.
RispondiEliminaSai che la chiamano LIBERTA'?
L'autonomia nelle scelte, la chiarezza delle idee,la sicura gestione individuale sono conquiste che (sostenute da un anche piccolo patrimonio genetico e soggettivo)posso dare buoni risultati.
Verrò presto a trovart, con piacere. A presto.
Un interessante scambio di opinioni.
RispondiEliminaMa per ora passo solo per la buona notte.
una buona notte con carezza e e lindor.
adb
Renata, ti faccio capire, la frase scoraggiante non la imputo a te ma ad uno stuolo generico di pseudo-commentatori che si incontrano ogni giorno al di fuori del blog...
RispondiEliminaEra solo un'esemplificazione di un "purtroppo" luogo comune !
Per le domande, ritenevo solo scontato che la risposta ai perchè è che viviamo in una società in cui "le evidenze" sono tutte dettate dal consumismo...
Ma non credo assolutamente che siamo tutti totalmente coinvolti da questo sistema, siamo pieni di posizioni critiche e propositive, solo c'è tanto lavoro da fare per smontare quello che il "nemico" costruisce con una facilità estrema.
Buongi Buongi
LUCIGNOLO ! Ciao. Ci siamo chiariti. In concreto e sui valori di fondo siamo in sintonia.
RispondiEliminaHo solo un sassolino ancora, che mi toglierei volentieri dalla scarpa.
Hai esordito (tempo fa) con una puntualizzazione stonata al mio orecchio : "nel tuo mondo......"
Separandomi così - brutalmente - da tuo .
Non mi è piaciuta, proprio perchè (con tutta l'anima e con qualche sforzo) cerco di rimanere affettuosamente inserita nel mondo.
Magari apparirò presuntuosa ma, spero di avere ancora qualcosa da dire e da dare.
Non mi va l'idea di rimanere arroccata "nel mio mondo".
Voglio, desidero e mi gratificherebbe inserirmi anche nel tuo.
Nel vostro, nel nostro !
Una vagonata di besitos.