Giornale di Brescia del 28 aprile 2008
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E’ appena terminato su canale 5 un bel programma condotto da Gerrj Scotti che intrattiene da par suo dalle 19 alle 20. un folto pubblico di telespettatori.
Il programma è interessante, pulito, piacevole, ben condotto ma, in esso si colloca una nota profondamente sconfortante. L’importo dei premi . Non capiterà frequentemente ma, stasera, la coppia di concorrenti (due coniugi di Roma) ha meritatamente vinto la bella cifra di 247,500 euro.
Dopo aver tifato per loro sono stata costretta a focalizzare alcune ineludibili realtà. Quei 247.500 euro (quasi 500 milioni di vecchie lire) li pagheranno i telespettatori perchè la televisione commerciale poggia, si regge e vive di pubblicità.
Chi fa pubblicità ai suoi prodotti recupera tali costi aumentando i prezzi di quegli stessi prodotti che noi acquistiamo, ovviamente maggiorati anche da questi oneri. E’ evidente che i concorrenti parteciperebbero volentieri anche per cifre inferiori e allora...... Perchè non dare al denaro il suo valore.
In fondo è un gioco ! Qualunque cifra intascata – anche meritatamente – ma in tempi relativamente brevi costituisce un gratificante risultato. Ma non dovrebbe costituire un insulto per chi, nemmeno dopo una vita di rinunce riesce a risparmiare cifre del genere.
Santo cielo! Ridimensioniamo queste cifre, ragionevolmente. E ci sarà sempre chi vorrà cimentarsi. Ma da qualunque prospettiva si guardi il problema corrispondere premi così esorbitanti Non è giusto. Davvero. Non è giusto!
A ben guardare...è perfino immorale. Con un po’ di amarezza e con qualche speranza, ringrazio per l’attenzione.r.m.
E'immorale si',cara Renata.Di programmi simili a quello citato ce ne sono diversi e ...le mie considerazioni sono le tue!
RispondiEliminaCiao Renata, sono completamente d'accordo con te e con Stella.
RispondiEliminaE' veramente inaudito.
Un abbraccio.
A Stella e Dama GRAZIE ! La condivisione aiuta. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Ci fa sentire meno soli in questa giungla dove molti aguzzano lo sguardo solo per orientarlo sul denaro facile! Cattivo insegnamento, io credo!
RispondiEliminaMi trovi pienamente d'accordo Renata. Anche a me piace guardare quella trasmissione, ma facevo le stesse considerazioni sulla sproporzione dei premi rispetto alla preparazione richiesta ai concorrenti che spesso indovinano... a caso. Se penso che molti nostri ragazzi laureati guadagnano quella cifra in 3 mesi lavorando 8 ore al gg mi viene lo sconforto.
RispondiEliminacara renata,
RispondiEliminaquanto dici a proposito dei premi televisivi, vale altrettanto per i premi delle lotterie, in particolare quella classica di capodanno.Sarebbe molto meglio distribuire più premi di minore entità, anche perchè pare oramai assodato che chi nella vita ha dei tali colpi di fortuna (o sfortuna) fa quasi sempre una brutta fine...ma proprio brutta, per una ragione o per un'altra.
un caro saluto
arianna
Grazie a Luigina e ad Arianna che dichiarano di essere del mio parere. Meno male, perbacco !Giusto anche distribuire più premi di minore entità nelle lotterie annuali. Giusto, più che giusto !
RispondiEliminaGiusto?... non giusto? neanch'io condivido molto queste "modernità"... però penso anche: ma se fossi lì, mi piacerebbe vincere una cifra simile? Sì, la risposta è sì.
RispondiEliminae più la finanza domestica impoverisce, più aumentano i telequiz.
Io condivido il pensiero tuo, renata, e quello di altri intervenuti. Ma trovo profondamente ingiusto l'accanimeto, stile iena, sul povero cittadino abbindolato da scroscianti parole promettenti lauti guadagni e sogni rimasti tali. Non continuo perché non riesco più, è la terza volta che ci provo...
Ti auguro una buona notte, renata, e mentre ti rimbocco la coperta recando meco un bicchiere di latte tiepido con miele d'acacia, ti abbraccio teneramente e in punta di piedi me ne esco! :D
Angelo, affermi "se fossi lì, mi piacerebbe vincere una cifra simile? " Non è quello il tema. Sono contenta che chi interviene, VINCA ma un po meno. Cifre che non incidano sui prezzi al consumo penalizzando il consumatore.Bacio e buona nanna.
RispondiEliminaA Luigina : un persona di scarsa elasticità mentale ha rilevato il tuo insignificante errore matematico, sensa cogliere (del tuo commento)la parte intensa e significativa.Coraggioso davvero, il personaggio che non si è nemmeno firmato ! Un abbraccio. Renata
RispondiEliminaSo di non aver centrato il tema... è solo che dopo la terza volta che l'ho scritto ho sommato altre idee e alla fine è stato inevitabile deragliare. Comunque a fare il prezzo della pubblicità non è il montepremi è il successo del programma in sè: faccio un esempio la stessa pubblicita, nel senso di stessa durata e stesso prodotto, mandata in onda con Striscia la notizia ha un costo notevolmente maggiore che se fosse mandata nella stessa fascia oraria ma magari su rai3: Idem discorso sui telequiz: lo stesso prodotto pagherà di più a chi vuol essere milionario di scotti piuttosto che a l'eredità di amadeus (faccio per dire). Ecco da cosa è scaturito tutto il mio pensiero che mi ha indotto a deragliare!
RispondiEliminaUn abbraccio del buon giorno!!!
Grazie Renata! Mi manderai la parcella a casa, ma non era necessario ribattere a chi si qualifica da sé. Tengo a precisare che mi ero accorta dell'errore, ma non me ne vergogno: so di essere ignorante e ME NE VANTO. BUONA GIORNATA A TUTTI!
RispondiEliminaSono d'accordo certi progammi non aiutano, grazie per aver aperto uan finestra contro l'immoralita' cui tengo particolarmente.Un cordiale saluto da Tony Pannone.
RispondiEliminaAngelo carissimo, per la prima volta dissento. Non si tratta di costi più o meno elevati (dovuti appunto a diverse fasce orarie) si tratta semplicemente di costi ! Quale che sia la loro entità (poco o molto) graveranno COMUNQUE sul prodotto finale. Quanto più sono esorbitanti, tanto più graveranno. Forse non pi sono spegata bene nel testo. Comunque grazie della tua presenza. Bacio.
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Luigina, sorridendo mi apostrofi come si fa con un avvocato e sorrido anch'io.Ma sulla seconda parte non concordo, ti sarai accorta dell'errore a commento partito e non vuoi ammettere che si tratta solo di una banalità Perchè è e rimane tale. Bacio
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Ciao Tony Pannone. Spalanchiamo davvero le finestre sull'immoralita che offende chi lotta quotidianamente per sopravvivere. Grazie per il pensiero solidale, molto gradito. Buona serata.